Nella lunga nota, ricevuta oggi dall'ANSA, Toope scrive che, "avvicinandosi" il secondo anniversario della morte di Regeni, "non siamo più vicini a conoscere la verità su cosa accadde a questo promettente ricercatore, torturato e ucciso mentre svolgeva una ricerca accademica pienamente legittima". E assicura che - accanto al dolore della famiglia, che "nulla può sanare" - "la ferita" e "il senso di oltraggio" restano vivi anche dentro l'università. Afferma d'altra parte come sia "fastidioso" per il celebre ateneo "osservare che in assenza di apparenti progressi investigativi sulla morte di Giulio, l'attenzione si è rivolta verso la sua tutor di dottorato, Maha Abdelrahman, un'onorata ed eminente studiosa". Toope fa riferimento al recente interrogatorio della docente - il terzo afferma - da parte degli inquirenti italiani e al fatto che ella abbia consegnato loro "volontariamente", attraverso la polizia britannica, i documenti richiesti confermando il desiderio di "cooperare pienamente" in veste di "testimone". Ma definisce "molto inquietante" che la stessa Abdelrahman sia diventata "vittima di quello che appaiono sforzi concertati per implicarla direttamente" nel caso. (ANSAmed).
Regeni: Cambridge, vergognosa campagna contro tutor
'Alimentata da interessi politici in assenza progressi indagini'
Nella lunga nota, ricevuta oggi dall'ANSA, Toope scrive che, "avvicinandosi" il secondo anniversario della morte di Regeni, "non siamo più vicini a conoscere la verità su cosa accadde a questo promettente ricercatore, torturato e ucciso mentre svolgeva una ricerca accademica pienamente legittima". E assicura che - accanto al dolore della famiglia, che "nulla può sanare" - "la ferita" e "il senso di oltraggio" restano vivi anche dentro l'università. Afferma d'altra parte come sia "fastidioso" per il celebre ateneo "osservare che in assenza di apparenti progressi investigativi sulla morte di Giulio, l'attenzione si è rivolta verso la sua tutor di dottorato, Maha Abdelrahman, un'onorata ed eminente studiosa". Toope fa riferimento al recente interrogatorio della docente - il terzo afferma - da parte degli inquirenti italiani e al fatto che ella abbia consegnato loro "volontariamente", attraverso la polizia britannica, i documenti richiesti confermando il desiderio di "cooperare pienamente" in veste di "testimone". Ma definisce "molto inquietante" che la stessa Abdelrahman sia diventata "vittima di quello che appaiono sforzi concertati per implicarla direttamente" nel caso. (ANSAmed).