"Per tutto il 2018 negli Stati del Medio Oriente e dell'Africa del Nord migliaia di dissidenti e manifestanti pacifici hanno subìto spudorate violazioni dei diritti umani di un livello scioccante, nel silenzio assordante della comunità internazionale", ha dichiarato in un comunicato Heba Morayef, direttrice regionale per il Medio Oriente e l'Africa del Nord di Amnesty International. Amnesty denuncia che nel 2018 il giro di vite nei confronti del dissenso e della società civile si è significativamente intensificato in Arabia Saudita, Egitto e Iran, tre Stati definiti da Amnesty International come emblematici dell'inadeguatezza della risposta internazionale a clamorose violazioni dei diritti umani da parte dei governi. "In Iran le manifestazioni sono state soppresse violentemente e migliaia di persone sono state arrestate e imprigionate. Tuttavia l'Unione europea, che ha in corso un dialogo sui diritti umani con questo stato, è rimasta muta" ha dichiarato Amnesty in un comunicato, denunciando come Paesi occidentali quali Francia e Stati Uniti stiano continuando a vendere armi a Arabia Saudita, Egitto ed Israele, nonostante le gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani messe in atto dai tre Stati.
(ANSAmed).