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Egitto: Hrw, almeno 4.300 morti per guerra all'Isis in Sinai

Organizzazione denuncia 'crimini di guerra contro civili'

28 maggio, 11:48

(ANSAmed) - IL CAIRO, 28 MAG - Negli scontri in Sinai, dal gennaio 2014 al giugno dell'anno scorso, sono rimasti uccisi 3.076 presunti estremisti islamici e 1.226 uomini di esercito e polizia. Citando "dichiarazioni del governo e informazioni dei media", le cifre vengono fornite dalla sintesi di un rapporto pubblicato oggi dall'organizzazione per la difesa dei diritti umani "Human Rights Watch". Le autorità egiziane non hanno fornito cifre circa le morti fra i civili, né ammesso pubblicamente alcuna malefatta, ricorda il rapporto dal titolo "Se temete per le vostre vite, lasciate il Sinai! Abusi di forze di sicurezza egiziane e affiliati dell'Isis nel nord del Sinai".

L'americana Hrw sostiene che esercito e polizia hanno arrestato più di 12mila residenti dal luglio 2013, quando i combattimenti hanno avuto un'impennata, al dicembre 2018, sebbene le forze armate abbiano ammesso ufficialmente solo 7.300 arresti. Cifre aggregate sul conflitto a bassa intensità in corso nel Sinai centro-settentrionale sono molto rare.

"Forze di esercito e polizia egiziane nella penisola del Sinai stanno perpetrando gravi e diffusi abusi contro civili" nell'ambito "di una compagna in corso contro componenti del gruppo locale affiliato all'Isis", afferma il rapporto di Hrw sottolineando che "parte di questi abusi costituiscono crimini di guerra". Il rapporto di 134 pagine è frutto di due anni di indagini in un territorio reso inaccessibile dall'esercito ma in cui è stato possibile documentare "crimini inclusi arresti arbitrari di massa, sparizioni forzate, torture, uccisioni extra-giudiziarie e forse attacchi aerei e terrestri contro civili", denuncia il rapporto. Viene ricordato che anche "i militanti estremisti hanno compiuto crimini orrendi" come l'attentato da almeno 311 morti contro la moschea di al-Rawda del novembre 2017. Secondo Hrw, "i partner internazionali dell'Egitto dovrebbero interrompere immediatamente ogni assistenza di sicurezza e militare" al Cairo.(ANSAmed).

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