L'americana Hrw sostiene che esercito e polizia hanno arrestato più di 12mila residenti dal luglio 2013, quando i combattimenti hanno avuto un'impennata, al dicembre 2018, sebbene le forze armate abbiano ammesso ufficialmente solo 7.300 arresti. Cifre aggregate sul conflitto a bassa intensità in corso nel Sinai centro-settentrionale sono molto rare.
"Forze di esercito e polizia egiziane nella penisola del Sinai stanno perpetrando gravi e diffusi abusi contro civili" nell'ambito "di una compagna in corso contro componenti del gruppo locale affiliato all'Isis", afferma il rapporto di Hrw sottolineando che "parte di questi abusi costituiscono crimini di guerra". Il rapporto di 134 pagine è frutto di due anni di indagini in un territorio reso inaccessibile dall'esercito ma in cui è stato possibile documentare "crimini inclusi arresti arbitrari di massa, sparizioni forzate, torture, uccisioni extra-giudiziarie e forse attacchi aerei e terrestri contro civili", denuncia il rapporto. Viene ricordato che anche "i militanti estremisti hanno compiuto crimini orrendi" come l'attentato da almeno 311 morti contro la moschea di al-Rawda del novembre 2017. Secondo Hrw, "i partner internazionali dell'Egitto dovrebbero interrompere immediatamente ogni assistenza di sicurezza e militare" al Cairo.(ANSAmed).