Il giorno dopo, 13 luglio, come preannunciato una targa è stata poi affissa su un edificio del centro storico di Ragusa per ricordare che quella e' la "casa natale" di Jawhar al-Siqilli, il condottiero siculo-egiziano nato nel capoluogo siciliano nel 911 d.C e fondatore del Cairo, di cui proprio quest'anno ricorre il 1050/o anniversario.
Nell'edificio sarà ubicato un "centro culturale egiziano" a cura dell'Ambasciata d'Egitto di Roma, prevedono le fonti egiziane.
Il gemellaggio catanese e' stato sottoscritto alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del cavalier Eugenio Benedetti Gaglio, di quello della "S.I.B.
Fondazione Benedetti", sponsorizzatrice dell'intera operazione, si sottolinea al Cairo.
Il sindaco Pogliese ha definito l'accordo "di massima valenza" e con potenziali "grandi refluenze sull'industria, nel turismo e nella cultura". Le due tappe siciliane sono state inserite in quella che il "Giornale diplomatico" ha definito una "super-settimana 'italiana" avuta dall'ambasciatore egiziano Hisham Badr, il quale in quattro giorni "ha partecipato come attore principale" anche, a Roma, alla Festa nazionale egiziana celebrata con la partecipazione di circa 1.300 invitati a Villa Savoia e al Summer party dell'Accademia d'Egitto.
L'ambasciatore Badr, in una dichiarazione ad ANSAmed, ha sottolineato che "Egitto e Italia, insieme, possono piantare i semi di un nuovo spirito e un nuovo partenariato mediterranei".
La targa ragusana, peraltro, ricorda che "la vita e le imprese di Jawhar al-Siqilli sono simbolo della 'fratellanza storica' che lega i nostri popoli attraverso il Mediterraneo, il mare che non ci separa ma ci unisce".
Il testo in italiano ed arabo ricorda che Jawhar "mori' nella sua città il 28 gennaio 992 e fu sepolto nel lato nord della moschea da lui fondata". L'apposizione della targa era stata preannunciata in marzo da un comunicato del Comune di Ragusa.
(ANSAmed).