(ANSAmed) - IL CAIRO, 2 SET - Il museo della città di Tanta,
in Egitto, ritorna al suo splendore. Inaugurato nel 1913 nel
capoluogo del governatorato di Gharbiyya, a 90km dal Cairo, nel
cuore del delta del Nilo, Tanta rappresentò all'epoca il primo
museo della provincia. Nel corso degli anni, venne chiuso e
riaperto diverse volte. Nel 2000, fu nuovamente sigillato per i
lavori di restauro necessari a causa delle condizioni precarie
della struttura. E in questi anni l'edificio e' stato anche
allargato per far spazio alla sua enorme collezione.
Adesso, dopo 19 anni di lavori di restauro e un investimento
pari a 13 milioni di lire egiziane (oltre 700mila euro), e'
stato finalmente inaugurato alla presenza del ministro delle
Antichità, Khaled el-Enany, il governatore di Gharbiyya, Hisham
Al-Saeed, e il segretario del Consiglio Supremo delle Antichità,
Moustafa Waziri.
"L'investimento nel museo di Tanta - ha spiegato il ministro
- rientra nel piano del governo di rinnovare, sviluppare e
riaprire tutti i musei a livello nazionale per farne
un'ulteriore attrazione turistica e per arricchire il bagaglio
archeologico degli egiziani". A questo proposito, ha annunciato,
l'ingresso nel museo di Tanta sarà gratuito per 15 giorni per
celebrare la sua nuova apertura.
Il museo, suddiviso in cinque piani, espone un totale di
2.500 reperti di varie epoche: romano, greco e faraonico con, in
particolare, una statua del dio della medicina Imhotep, un'icona
della Vergine Maria e una statua del dio Osiride. Nella
struttura, inoltre, sono esposte 1.208 monete di quasi tutte le
epoche storiche dell'Egitto e diverse statue dei vari periodi
storici del Paese.
Al primo piano i visitatori possono godere dei servizi
offerti nel museo, mentre il secondo e il terzo sono stati
progettati per ospitare gli oggetti archeologici e le
collezioni. Al quarto piano si trova la sala conferenze e al
quinto gli uffici amministrativi.
Il terzo piano del museo, in particolare, è dedicato alle
credenze degli antichi egizi sull'aldilà e alla loro attenzione
alle camere funerarie come prima fase della risurrezione dei
cadaveri. La collezione su questo piano comprende repliche su
misura di porte, sculture e rilievi che mostrano il rapporto tra
il defunto e le divinità, e una collezione di vasi di varie
dimensioni, forme e materiali che sono stati utilizzati per
conservare cibi e profumi.(ANSAmed).