Il voto dovrebbe svolgersi sulla base dell'attuale Dichiarazione costituzionale del 2011 e della vecchia legge elettorale e con l'assistenza organizzativa e materiale necessaria all'organizzazione delle sopracitate consultazioni. I sindaci chiedono che la missione internazionale dell'Onu si assuma interamente le sue responsabilità riguardo a dette elezioni assicurando alle stesse una funzione di osservazione internazionale che coadiuvi la riuscita del processo elettorale; che il prossimo parlamento eletto resti in carica per due anni, durata in alcun modo prorogabile, con priorità quali l'elaborazione di una Costituzione, la formazione di un governo, la nomina degli incarichi principali (sovrani) e l'unificazione delle istituzioni statali".
I sindaci riuniti ieri nella capitale, a sostegno di questo comunicato indicano il fatto di "aver acquisito una legittimità costituzionale grazie ad elezioni libere e trasparenti, e di avere come obiettivo quello di contribuire a costruire e promuovere lo sviluppo della nazione e di realizzare i principi di giustizia". E affermano l'importanza dei punti sopraelencati: "vista la situazione difficile che conosce il Paese e il peggioramento delle condizioni di vita e della situazione della sicurezza a causa dell'incremento dei disaccordi e dei conflitti politici che hanno portato alla divisione di molte istituzioni pubbliche, di fronte alla debole performance delle autorità incapaci di svolgere le loro missioni istituzionali e di assumersi le loro responsabilità rispetto alla società, e al loro fallimento in numerosi compiti e obiettivi, compreso quello dell'adozione di una Costituzione approvata dall'Assemblea costituente e in funzione della dichiarazione del presidente dell'Alta commissione elettorale secondo cui è possibile organizzare elezioni parlamentari sulla base costituzionale attuale, e che per la Commissione elettorale è possibile tenere elezioni parlamentari entro 120 giorni". (ANSA).