Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Egitto: Amnesty, arresti ong Eipr pessima notizia per Zaki

'Maxi inchiesta rischia di inghiottire opposizione pacifica'

20 novembre, 10:25

(ANSA) - BOLOGNA, 20 NOV - L'arresto di tre esponenti dell'organizzazione Egyptian initiative for personal rights (Eipr) in Egitto sono una "pessima" notizia, anche per Patrick George Zaki, lo studente dell'Università di Bologna in carcere in Egitto da oltre nove mesi. Così all'ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

"Come purtroppo era previsto - afferma Noury - anche Gasser come i due precedenti colleghi arrestati nei giorni scorsi viene iscritto in questa maxi inchiesta '855' per reati di terrorismo, diffusione di notizie false e altro ancora. Le accuse fotocopia che stanno raggiungendo tutti i dissidenti in Egitto naturalmente per Patrick sono una pessima notizia perché se i vertici dell'organizzazione con cui collaborava prima di trasferirsi in Italia per motivi di studio (la Eipr, ndr) vengono accusati di terrorismo è evidente che chiunque abbia avuto a che fare con quella organizzazione è perseguibile per gli stessi reati. Peraltro Patrick nel mandato di accusa quella incriminazione, per terrorismo, già ce l'ha".

Per questo, prosegue Noury, "non siamo affatto sereni, né fiduciosi, per questa udienza del 21 novembre" sul caso di Zaki.

"Ci sono segnali di un minimo movimento della diplomazia europea - sottolinea - inclusa anche quella italiana, nei confronti del Ministero degli Esteri egiziano per chiedere la scarcerazione dei tre di Eipr, ma rimane un'enorme preoccupazione per questa maxi inchiesta che rischia di inghiottire ogni forma di opposizione pacifica in Egitto". (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati