"Come purtroppo era previsto - afferma Noury - anche Gasser come i due precedenti colleghi arrestati nei giorni scorsi viene iscritto in questa maxi inchiesta '855' per reati di terrorismo, diffusione di notizie false e altro ancora. Le accuse fotocopia che stanno raggiungendo tutti i dissidenti in Egitto naturalmente per Patrick sono una pessima notizia perché se i vertici dell'organizzazione con cui collaborava prima di trasferirsi in Italia per motivi di studio (la Eipr, ndr) vengono accusati di terrorismo è evidente che chiunque abbia avuto a che fare con quella organizzazione è perseguibile per gli stessi reati. Peraltro Patrick nel mandato di accusa quella incriminazione, per terrorismo, già ce l'ha".
Per questo, prosegue Noury, "non siamo affatto sereni, né fiduciosi, per questa udienza del 21 novembre" sul caso di Zaki.
"Ci sono segnali di un minimo movimento della diplomazia europea - sottolinea - inclusa anche quella italiana, nei confronti del Ministero degli Esteri egiziano per chiedere la scarcerazione dei tre di Eipr, ma rimane un'enorme preoccupazione per questa maxi inchiesta che rischia di inghiottire ogni forma di opposizione pacifica in Egitto". (ANSA).