(di Alessandra Antonelli)
(ANSAmed) - DUBAI, 03 MAR - Forte di un mercato in solida
ripresa, seppur piu' accorto alla definizione di lusso, il Dubai
International Boat Show (Dibs), inaugura oggi la 23/ma edizione
con oltre 430 tra yacht e imbarcazioni.
L'industria marittima emiratina e' tornata a galleggiare fiduciosa dopo il superamento della crisi del 2008, assestandosi su un valore di 61 miliardi di dollari, indicano le cifre fornite dal World trade center (Dwtc), organizzatore dell'evento.
Il Dibs, vetrina nautica piu' importante della regione, calamita anche per i mercati indiano e russo, conta quest'anno 800 aziende provenienti dal 54 paesi.
Solida, come da tradizione, sin dalle prime edizioni della manifestazione, la presenza del "made in Italy", dalle attrezzature ai super yacht passando per i refitting ed i servizi con oltre 45 aziende italiane.
Tra queste la Fincantieri Yachts, Azimut-Benetti, Sanlorenzo, i consorzi Liguria Produce Marine e Inoexport. Presente anche l'associazione di categoria Ucina che con l'agenzia Ice ha organizzato la partecipazione di nove aziende italiane sotto la formula "meeting-point".
"Tra il gennaio-novembre 2014, l'export italiano di imbarcazioni da diporto e' cresciuto del 304%, per un valore di 19,2 milioni di euro" ha dichiarato il direttore dell'ufficio Ice di Dubai Ferdinando Fiore, aggiungendo che "il settore della nautica da diporto negli Emirati Arabi costituisce un punto di riferimento per tutta l'area del Golfo dove si registrano numerosi progetti immobiliari che includono la realizzazione di marine e porti turistici. " Negli Emirati Arabi nuove marine attrezzate e porticcioli sono stati costruiti in particolar modo ad Abu Dhabi, Dubai e a Ras Al Khaimah favorendo anche il settore delle piccole e medie imbarcazioni. Oltre al fiorente mercato degli yacht anche il settore delle derive, delle canoe e dei surf, rileva ancora una volta il Dwtc, sta conoscendo un momento molto positivo con un incremento del 20-25% rispetto lo scorso anno.
(ANSAmed).
L'industria marittima emiratina e' tornata a galleggiare fiduciosa dopo il superamento della crisi del 2008, assestandosi su un valore di 61 miliardi di dollari, indicano le cifre fornite dal World trade center (Dwtc), organizzatore dell'evento.
Il Dibs, vetrina nautica piu' importante della regione, calamita anche per i mercati indiano e russo, conta quest'anno 800 aziende provenienti dal 54 paesi.
Solida, come da tradizione, sin dalle prime edizioni della manifestazione, la presenza del "made in Italy", dalle attrezzature ai super yacht passando per i refitting ed i servizi con oltre 45 aziende italiane.
Tra queste la Fincantieri Yachts, Azimut-Benetti, Sanlorenzo, i consorzi Liguria Produce Marine e Inoexport. Presente anche l'associazione di categoria Ucina che con l'agenzia Ice ha organizzato la partecipazione di nove aziende italiane sotto la formula "meeting-point".
"Tra il gennaio-novembre 2014, l'export italiano di imbarcazioni da diporto e' cresciuto del 304%, per un valore di 19,2 milioni di euro" ha dichiarato il direttore dell'ufficio Ice di Dubai Ferdinando Fiore, aggiungendo che "il settore della nautica da diporto negli Emirati Arabi costituisce un punto di riferimento per tutta l'area del Golfo dove si registrano numerosi progetti immobiliari che includono la realizzazione di marine e porti turistici. " Negli Emirati Arabi nuove marine attrezzate e porticcioli sono stati costruiti in particolar modo ad Abu Dhabi, Dubai e a Ras Al Khaimah favorendo anche il settore delle piccole e medie imbarcazioni. Oltre al fiorente mercato degli yacht anche il settore delle derive, delle canoe e dei surf, rileva ancora una volta il Dwtc, sta conoscendo un momento molto positivo con un incremento del 20-25% rispetto lo scorso anno.
(ANSAmed).
