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Arabia Saudita: Gran Mufti, donne alla guida esposte al male

Causa uomini 'deboli' e 'ossessionati', senza controllo famiglie

12 aprile, 16:00

(ANSAmed) - ROMA, 12 APR - Sembra ancora lunga la battaglia che le donne saudite devono affrontare per vedersi riconosciuto il diritto alla guida. Il Gran Mufti Abdul Aziz bin-Abdullah al-Sheikh, massima autorità religiosa del Regno, ha dichiarato infatti - scrive l'Independent - che la possibilità per le donne di mettersi al volante sarebbe "una questione pericolosa che espone le donne al male".

Parlando alla tv religiosa Almajd, il Gran Mufti ha spiegato che uomini con "lo spirito debole" e "ossessionati dalle donne" potrebbero fare del male alla donne che guidano. Inoltre, ha aggiunto, le famiglie si troverebbero nelle condizioni di non sapere dove si trovano le donne che guidano da sole. Il divieto a guidare - che secondo molte autorità religiose ed accademiche non trova riscontro nei testi sacri dell'islam ed esiste solo nel regno ultraconservatore del Golfo - viene combattuto da tempo da molte attiviste saudite, che hanno promosso negli ultimi anni almeno due campagne - "Women2drivecampaign" e "oct26driving" - con largo seguito sia sui social network che nella realtà, tanto da far finire molte di loro agli arresti o in carcere. Fra i tanti casi del genere, è particolarmente noto quello di Loujain al-Hathloul, detenuta per 10 settimane per aver guidato - il primo dicembre 2014 - dagli Emirati arabi fino al confine saudita, registrando un video che testimoniava l'impresa. Con lei era stata arrestata anche un'amica giunta in suo aiuto, la giornalista Maysaa Alamoudi, saudita che viveva negli Emirati.

entrambe erano state sottoposte al giudizio di una corte antiterrorismo. (ANSAmed).

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