Obiettivo dell'accordo, spiega una nota del gruppo assicurativo finanziario, quello di sostenere le imprese italiane coinvolte nei lavori di progettazione, costruzione e allestimento del Padiglione italiano.
''EXPO 2020 sarà una vetrina fondamentale non solo per gli Emirati Arabi, ma potenzialmente per tutti i Paesi che vi parteciperanno. Per questo l'Italia deve essere parte attiva del progetto, in continuità con quanto realizzato a Milano nel 2015'', commenta il presidente di Sace, Beniamino Quintieri. ''E l'accordo di oggi - prosegue - ha come obiettivo proprio quello di massimizzare questa occasione, supportando con iniziative concrete le imprese italiane in settori chiave per lo sviluppo di EXPO quali infrastrutture, costruzioni, design, arredamento e servizi''.
In particolare, con questo accordo le imprese italiane interessate potranno accedere a condizioni agevolate ai prodotti e servizi messi a disposizione dal Polo SACE SIMEST: agevolazioni per l'accesso al credito e ai mercati di capitali, coperture assicurative sui crediti commerciali, protezione degli investimenti all'estero, servizi di factoring, informazioni commerciali e recupero dei crediti.
Inaugurato nel 2016, l'ufficio di SACE a Dubai è il punto di riferimento per le imprese italiane attive in Medio Oriente e Nord Africa, con un portafoglio ditransazioni concluse quasi triplicato nei due anni di operatività (da 4,4 a 12 miliardi di euro). Un importo destinato a crescere ulteriormente alla luce dei nuovi progetti allo studio, del valore complessivo di 15 miliardi di dollari, di cui 5 concentrati solo negli Emirati Arabi Uniti (Eau) principalmente nei settori delle infrastrutture, costruzioni e oil & gas.
Primo mercato di destinazione nel Golfo, gli Eau valgono oltre 5 miliardi di euro di export italiano, concentrato soprattutto nei settori macchinari per l'industria e beni di consumo (con ottime performance nel segmento lusso). E le stime di SACE prevedono un ulteriore incremento del nostro export del 5% in media fino al 2020. (ANSAmed).