(di Massimo Lomonaco)
(ANSAmed) - TEL AVIV, 16 DIC - Israele sarà presente con un
proprio padiglione all'Expo 2020 di Dubai, negli Emirati. Un
fatto storico visto che Israele non ha rapporti diplomatici con
la Federazione che si affaccia sul Golfo Persico, con la quale,
tuttavia, da tempo i rapporti si stanno intensificando.
La partecipazione all'Expo - in programma da ottobre del
prossimo anno fino ad aprile del 2021 - è quindi una tappa di
quel percorso più generale da parte di Israele e del fronte
arabo sunnita con in testa l'Arabia Saudita, che non dimentica
certo la causa palestinese, per avviare relazioni anche come
deterrenza riguardo all'Iran e ai suoi alleati nell'area.
Non a caso a firmare il protocollo di partecipazione è stato,
la settimana scorsa, il direttore generale del ministero degli
esteri, Yuval Rotem, in una visita a Dubai.
L'intesa è stata esaltata dal ministro degli Esteri Israel
Katz come una "crescita dello status di Israele, non solo a
livello internazionale, ma anche tra gli Stati chiave della
regione". "Questa partecipazione - ha aggiunto Katz - offre ad
Israele una straordinaria opportunità di mostrare le sue
capacità e i risultati raggiunti nel campo della tecnologia
accanto alla vivace cultura israeliana".
In perfetta linea con quanto rivendicato dal premier Benyamin
Netanyahu, che ad aprile scorso, quando si cominciò a parlare
della possibile partecipazione all'Expo di Dubai, ne sottolineò
l'importanza politica come ulteriore prova del "crescente rango"
di Israele nell'area.
A testimoniare il crescente scambio, è di ieri la notizia che
una delegazione di alti esponenti israeliani del ministero della
giustizia è ad Abu Dhabi per partecipare una conferenza
internazionale sulla corruzione. Senza dimenticare che lo scorso
anno l'inno israeliano fu suonato in una competizione
internazionale ad Abu Dhabi quando un atleta israeliano vinse la
medaglia d'oro di judo. Ed ora, secondo quanto ha segnalato di
recente il quotidiano Yediot Ahronot, gli Emirati stanno
pensando di consentire ai turisti israeliani di entrare
liberamente nel Paese a partire dall'inizio dell'Expo (circa 25
milioni di visitatori stimati) nell'ottobre del prossimo anno.
Cosa fino ad adesso non consentita.
Infine - e non sembra proprio un caso - 'Gates of Tomorrow',
il Padiglione israeliano (disegnato dall'architetto David Knafo,
lo stesso che progettò quello all'Expo di Milano, insieme ad
Avs) rassomiglierà, ha raccontato il sito Xnet, ad duna di
sabbia accompagnata da grandi schermi sui quali saranno
proiettati paesaggi di Israele e i risultati raggiunti dal
Paese. (ANSAmed).