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Bce: nodo insolvenza imprese Italia; paesi valutino scudo

Eurotower pronta intervento;ancora pericolo contagio Roma-Madrid

10 agosto, 10:14

(di Domenico Conti) (ANSAmed) - ROMA, 10 AGO - La Banca centrale europea lancia l'allarme sul rischio di insolvenza delle imprese dell'euro, particolarmente alto per l'Italia. E ribadendo di essere pronta a intervenire per frenare gli spread, avverte: prima i Paesi devono mettersi in regola con le riforme e richiedere lo scudo europeo accettandone le condizioni, presupposti indispensabili perché l'Eurotower possa affiancare i stessi fondi. "Resta difficile" - spiega la Bce - la situazione finanziaria di banche, famiglie e imprese nei Paesi colpiti dalla crisi del debito. E' di appena lo 0,3% la crescita dei prestiti al settore privato a giugno nell'Eurozona, e si scende a 0,2% per le sole imprese. E vi è - spiega la Bce rifacendosi ai modelli finanziari di Moody's - un "netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese": i tassi attesi d'insolvenza, mettendo a nudo la crescente frammentazione dei mercati finanziari europei, segnano fra i maggiori Paesi dell'Eurozona "un incremento che è stato particolarmente pronunciato per le imprese italiane e piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche", che riflette anche il "contagio" allargatosi anche a Roma e Madrid. Nel complesso un quarto delle società quotate in Europa ha un rischio del 5% di diventare insolvente nei prossimi 12 mesi. Un problema che, secondo Fitch, potrebbe spingere la Bce a rispolverare i suoi maxi-prestiti alle banche per riavviare il credito. Non a caso l'Eurotower valuta "ulteriori misure di politica monetaria non convenzionali". L'Ocse, del resto, anticipa "crescita debole" per l'Eurozona, e "più nettamente un rallentamento" per l'Italia. Ed è la stessa Bce a scrivere che la disoccupazione nei Diciassette "continua ad aumentare", specie fra i giovani, con "ulteriori perdite di posti di lavoro, a ritmo sostenuto".

Francoforte, in questo quadro, si tiene pronta ad affiancare i fondi europei Efsf ed Esm intervenendo con "operazioni di mercato aperto definitive di entità adeguata a conseguire il proprio obiettivo". Tuttavia "i governi - avverte il bollettino mensile Bce con parole che devono suonare come un invito al realismo dalle parti di Madrid - devono essere pronti ad attivare l'Efsf-Esm in caso di circostanze eccezionali". In cambio la Bce farà la sua parte, purché i Paesi, oltre a firmare il protocollo d'intesa con l'Eurogruppo, portino avanti "con grande determinazione il risanamento dei conti pubblici, le riforme strutturali e la costruzione dell'assetto istituzionale europeo". La fuga degli investitori dai Paesi ad alto debito rischia di non arrestarsi di fronte agli impegni di Draghi: Goldman Sachs è solo l'ultima banca d'investimento ad aver ridotto la propria esposizione verso il debito italiano con un pesante -92% nel secondo trimestre, a 191 milioni di dollari di fine giugno dai 2,51 miliardi di fine marzo, coprendo con derivati i rischi sul debito italiano. Anche per questo c'é chi nel consiglio Bce chiede tempi rapidi: come il governatore della Banca di Francia Christian Noyer, secondo cui gli interventi dell'Eurotower dovrebbero partire "molto velocemente" e avere dimensioni sufficienti a esercitare un forte impatto sul mercato.(ANSAmed).

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