Forze quadruplicate rispetto alle risorse a disposizione del Meccanismo di Stabilità Europeo Esm (500 miliardi di euro) grazie ad un escamotage non del tutto nuovo: il cosiddetto 'effetto leva'. E' lo Spiegel on line a rivelare le anticipazioni dell'attesissimo rapporto della Troika sulla situazione finanziaria della Grecia. Ma il settimanale tedesco anticipa anche le mosse allo studio nell'eurozona per rendere possibile un "eventuale salvataggio di Spagna e Italia".
Che il buco del bilancio di Atene fosse maggiore delle stime iniziali era già stato anticipato dallo stesso magazine tedesco: nelle scorse settimane era infatti venuto fuori che il fabbisogno finanziario era di 14 miliardi, 3 in più di quanto inizialmente preventivato. Anche questi numeri però erano ancora parziali e le stime lievitano, insieme alle richieste del governo greco, che reclamerebbe due anni di tempo in più per il risanamento dei conti. Si tratta, come noto, di un tema estremamente spinoso, proprio in Germania: Berlino ha già ripetutamente affermato di non esser disposta a concedere proroghe ad Antonis Samaras, anche se l'atteggiamento nei confronti di Atene si è visibilmente ammorbidito. "Più tempo significa più soldi", ha detto però fino a qualche giorno fa il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. E una richiesta di nuovi aiuti, al Bundestag, forse non passerebbe: non senza mettere in seria difficoltà la maggioranza di Angela Merkel. Lo stesso ministro ha anche rigettato ogni speculazione su un possibile nuovo taglio del debito greco, mettendo in guardia da roumors definiti dannosi.
Sulla necessità di un potenziamento dell'Esm, invece, Schaeuble è d'accordo. Anche perché l'ipotesi allo studio, secondo il governo, non prevede affatto un aumento del contributo dei singoli Stati, e non intaccherebbe le limitazioni recentemente ribadite dalla Corte Costituzionale tedesca: il 12 settembre scorso, dando il via libera all'Esm (impugnato dalla Linke e dalla Csu bavarese), i giudici di Karlsruhe hanno infatti stabilito che la partecipazione di Berlino sia limitata alla quota di 190 miliardi di euro, superati i quali si dovrà far ricorso nuovamente al voto in Parlamento. Per potenziare l'Esm - senza intaccare i contributi degli Stati - si ricorrerebbe a quell'effetto leva già messo a punto per il vecchio fondo Efsf: un meccanismo che permette cioè di attrarre capitali privati, sottoposti a una percentuale di rischio limitata. Sarebbe sempre il fondo ad assumere il rischio maggiore di eventuali perdite su emissioni di Stati messi sotto attacco dagli speculatori. L'idea è insomma quella di dotare il futuro Esm di uno strumento già approvato per il suo predecessore, che però non compare nelle linee guida iniziali e che andrebbe dunque 'aggiunto'. "Si tratta di mettere a disposizione del Meccanismo di Stabilità lo stesso strumentario a disposizione dell'Efsf. E su questo sono in corso delle consultazioni a Bruxelles", ha spiegato una portavoce di Schaeuble. Ad opporsi, stavolta, è però la Finlandia, il che potrebbe avere ripercussioni anche nel dibattito domestico tedesco. Il confronto fra i partner, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, non si annuncia comunque semplice nell'eurozona.(ANSAmed).