Parlando della crisi dei "valori fondamentali", la Bonino ha ricordato che "ovunque in Europa" cresce l'intolleranza, l'appoggio ai partiti xenofobi e populisti, la discriminazione, l'indebolimento alle regole della legge. "E' nel nostro vitale interesse reagire a queste tendenze allarmanti", ha detto con forza il ministro degli Esteri aggiungendo che "per difendere la costruzione europea dobbiamo riscoprire la sua missione". La Bonino ha ricordato che i padri fondatori dell'Europa hanno dovuto fare i conti con un "intero mondo pieno di pregiudizi e paura". Ed essi sapevano bene, ha sottolineato, come fosse "un'illusione provare ad assicurare pace e sicurezza costruendo barriere e muri". I padri fondatori "scelsero l'integrazione e rifiutarono le barriere". E questa è la strada che deve seguire l'Europa di oggi.
Il presidente Giorgio Napolitano si e' unito al dibattito sullo stato dell'Unione con un messaggio che e' stato letto all'inizio dei lavori a Palazzo Vecchio, in cui il capo dello Stato si dice "convinto" che l'Italia "non mancherà di dare il proprio convinto e forte contributo alla prospettiva dell'Unità politica europea secondo l'originale ispirazione federalista che la caratterizza".
Oggi in Europa ci sono "troppi problemi sociali ed economici" e l'Ue deve "rispondere alle attese delle nuove generazioni", afferma Napolitano nel messaggio, sottolineando che l'Europa deve proseguire sulla via delle "riforme" e dell' "effettivo sollecito avvio di indispensabili politiche comuni a sostegno della ripresa dell'economia e dell'occupazione".(ANSAmed).