Davanti ad una platea di politici britannici e professionisti della City di Londra, Draghi ha rivendicato la tempestività e l'efficacia della Bce nel mettere in campo tutte le misure necessarie per evitare il collasso dell'Eurozona. "Le nostre misure hanno dato ossigeno" a Paesi che erano "sotto la pressione di mercati, guidati dal panico e che stavano spingendo l'economia in una posizione dove tassi d'interesse troppo alti, ossia a un livello inappropriato, avrebbero fatto avverare la profezia di un default", ha detto l'ex governatore di Bankitalia, spiegando che in quel caso "sarebbe stato impossibile apportare le necessarie correzioni ed invece di arrivare al risultato di banche meglio capitalizzate e situazioni di bilancio più solide avremmo assistito ad un disastro economico-finanziario".
Draghi ha ribadito ancora una volta che l'Omt, il programma di acquisti illimitati di titoli di Stato, "ha l'obiettivo di preservare l'unicità della politica monetaria, assicurando una trasmissione appropriata della stessa politica monetaria all'economia reale di tutta l'Eurozona". E tutto questo "rientra completamente nel mandato" della Bce. Draghi ha sottolineato quindi che "stiamo vedendo segnali incoraggianti e di miglioramento delle condizioni finanziarie. Gli spread, sia quelli sovrani che quelli aziendali, si sono ridotti notevolmente" e "nonostante il credito bancario a famiglie e imprese resti ancora anemico, si registrano segnali di miglioramento anche sul fronte dei prestiti". Ed ha chiuso con una nota positiva: "possiamo sicuramente dire che oggi l'unione economica e monetaria è più stabile rispetto ad un anno fa".
(ANSAmed).