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Ue: ministro serbo integrazione europea, ormai siamo vicini

Joksimovic interviene a Sioi, "fortissimo il rapporto con Italia

11 novembre, 19:05

(ANSAmed) - ROMA, 11 NOV - "La Serbia sta ultimando il suo percorso di integrazione verso l'Unione Europea, rendendo più strette le relazioni bilaterali soprattutto con l'Italia, uno dei nostri più forti sostenitori: per questo Belgrado spera di aprire almeno uno dei capitoli di adesione entro la fine del semestre italiano". E' ottimista il ministro serbo per l'integrazione europea, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento, oggi a Roma, al convegno della SIOI sulle prospettive di adesione della Serbia all'Unione Europea.

Il ministro ha ricordato in particolare il rapporto di amicizia che lega i due paesi, ricordando come l'Italia, con le sue numerose compagnie - tra le quali la Fiat - rappresenti l'investitore numero uno in Serbia.

"Abbiamo definito un approccio globale con i responsabili dell'Unione europea - ha spiegato Joksimovic - attraverso sforzi per ottenere progressi non soltanto economici, ma anche sociali.

Investendo sulla giustizia, sui diritti delle minoranze, sulla libertà di espressione" La responsabile per l'integrazione europea ha ricordato che "l'ultimo rapporto della Commissione europea sui progressi conseguiti dalla Serbia è stato molto positivo".

Il presidente della SIOI Franco Frattini, in apertura del convegno, ha detto: "Le riforme sono indispensabili per il popolo serbo, ma l'opinione pubblica ha bisogno di un messaggio politico da Bruxelles. La Serbia sta conducendo un ambizioso piano di riforme che entro il 2016 porterà, sicuramente, in positivo il PIL del Paese, consentendo l'ingresso nell'Unione Europea".

Gratitudine al contributo dell'Italia nel processo serbo di integrazione nell'Ue è stato espresso anche dall'ambasciatore della Serbia in Italia, Ana Hrustanovic. "Sono trascorsi cinque anni di cooperazione strategica tra Italia e Serbia - ha detto la signora Hrustanovic -. Un'alleanza politica, economica, industriale per la quale siamo molto grati al vostro Paese.

Italia e Serbia perseguono gli stessi obiettivi: un'Europa più forte e integrata." (ANSAmed).

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