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Ue: piano Juncker, per Austria-Croazia-Slovenia non basta

Riunione trilaterale premier tre Paesi ad Abbazia

09 dicembre, 20:46

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 9 DIC - Il piano di investimenti da 315 miliardi di euro, lanciato di recente del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, è un passo in avanti positivo, ma non potrà da solo porre fine alla crisi economica nell'Unione europea. Lo hanno affermato i primi ministri di Croazia, Slovenia e Austria, al loro regolare incontro informale tenutosi oggi ad Abbazia, sulla costa del nord Adriatico croato.

Il piano di Juncker è stato infatti al centro dei colloqui dei premier Zoran Milanovic (Croazia), Miro Cerar (Slovenia) e Werner Faymann (Austria) che hanno annunciato di voler presentare insieme un pacchetto di grandi progetti infrastrutturali, soprattutto nel settore delle comunicazioni autostradali per completare le tratte che collegano i tre Paesi.

"Credo che il programma di Juncker darà buoni risultati, ma si tratta solo di un piccolo passo, ci vuole molto di più per una vera inversione di tendenza, soprattutto nell'occupazione giovanile", ha dichiarato Faymann. "Un piano non basta, ci vuole molta più integrazione economica", ha aggiunto.

Per il premier sloveno il programma di investimenti del presidente della Commissione europea "non è concepito abbastanza chiaramente e solo col tempo potremo giudicare i risultati reali". Milanovic ha invece espresso più ottimismo, ribadendo però che i fondi strutturali dell'Ue rimangono fondamentali per la Croazia mentre "ogni euro in più che potrà giungere dal piano Juncker sarà un valore aggiunto".

Quella di oggi e' stata la terza trilaterale informale Zagabria-Lubiana-Vienna, fondata un anno e mezzo fa, dopo l'ingresso della Croazia nell'Unione europea. I tre premier hanno deciso di continuare con questo modello di consultazioni ogni sei mesi, anche per concordare le posizioni dei loro governi in vista dei vertici europei di metà e di fine anno.

(ANSAmed).

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