Schulz ha inoltre sottolineato il fatto che tutti i Paesi dell'Ue hanno concesso ad essa parte della propria sovranità: cosa che vale anche per la Grecia così come vale per la Germania. Di conseguenza, ha ricordato Schulz, non esiste completa sovranità nazionale per nessuno. Riferendosi poi alle richieste del governo di Atene, Schulz ha ricordato che "nell'Ue esistono Stati con un Pil inferiore a quello della Grecia e i cittadini di quei Paesi potrebbero benissimo domandarsi per quale motivo essi dovrebbero dare altri soldi alla Grecia per aumentare le pensioni dei greci e non quelle dei propri cittadini". Per quanto riguarda la posizione assunta da Atene circa le sanzioni contro la Russia, Schulz ha detto che "la Grecia chiede solidarietà che le sarà data perché la merita, ma non è possibile parlare di solidarietà senza essere solidali tra noi in questioni di politica estera. Questo molti Paesi non lo accetterebbero". Infine Schulz si è detto scettico sul fatto che i partner europei accetteranno le proposte di Tsipras ma si è detto certo che comunque le ascolteranno. Circa il debito pubblico, Schulz si è detto contrario alla sua riduzione sostenendo che non potrà essere questa la soluzione che sostituirà il programma di aiuti che scade a fine febbraio.
(ANSAmed).