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Immigrazione: Amnesty, Ue nasconde la testa sotto la sabbia

11 febbraio, 16:47

(ANSAmed) - ROMA, 11 FEB - "L'Unione europea e i suoi stati membri devono abbassare la testa per la vergogna": è quanto dichiara Amnesty International a seguito delle ultime notizie sul naufragio nel Mediterraneo. "Stanno emergendo le prevedibili conseguenze dell'assenza di una sostituzione adeguata dell'operazione Mare Nostrum da parte dell'Ue", ha detto John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, aggiungendo che "gli stati membri dell'Ue devono smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia".

"La crisi umanitaria che aveva reso necessaria l'operazione Mare nostrum non è finita" e "le persone continuano a fuggire dalla guerra e dalla persecuzione e centinaia di esse a morire in mare", ha proseguito Dalhuisen.

Amnesty ricorda che secondo l'Unhcr il numero dei migranti irregolari giunti via mare nel gennaio 2015 è aumentato del 60% rispetto a un anno prima, quando Mare nostrum era in funzione.

Questo, sottolinea l'organizzazione umanitaria, rende priva di senso la tesi che l'operazione di ricerca e soccorso in mare di cui tanto è stata celebrata la fine avesse incoraggiato i migranti a intraprendere viaggi pericolosi nel Mediterraneo.

Amnesty sottolinea poi come l'operazione Triton, definita come avvicendamento di Mare nostrum, non sia finalizzata alla ricerca e al soccorso in mare, non operi di norma in acque internazionali e risulti significativamente ridotta come margine d'ampiezza.

"Basta fare una semplice equazione: se le persone che intraprendono viaggi pericolosi aumentano e le risorse destinate alla ricerca e al soccorso diminuiscono, vi sarà un numero maggiore di morti", ha osservato Dalhuisen. (ANSAmed).

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