Pure la Francia però - ha aggiunto l'ex premier francese - ha le sue responsabilità nel rinnovare il rapporto con il Sud".
"L'Europa è responsabile di questo nuovo dialogo con il Maghreb", ha detto l'ex premier spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero il quale sostiene che "il dialogo e le nuove alleanze dovrebbero far parte di una nuova agenda". Un'agenda che, secondo Zapatero, dovrebbe includere anche la Turchia: "Un errore non farla entrare in Europa", sostiene. Lo stesso ex premier ha accennato anche alla crisi in Medio Oriente, sottolineando che una delle principali cause del conflitto è il mancato riconoscimento di uno Stato della Palestina. "Molti Paesi l'hanno riconosciuta e ci auguriamo che il numero aumenti.
Sarebbe utile per risolvere la radicalizzazione dell'Islam", ha affermato. "Il Maghreb, al centro tra Africa sub sahariana e l'Europa, potrebbe trarre benefici dal commercio con l'Africa", sostiene l'ex primo ministro del Kenya, Raila Amollo Odinga. "Ma - aggiunge - dobbiamo lavorare insieme per affrontare la questione della sicurezza".
Tra gli altri temi discussi alle numerose sessioni del convegno anche il turismo, come strumento per lo sviluppo economico e l'integrazione; il sostegno ai giovani come forza trainante dell'Africa e della cooperazione Sud-sud; l'elaborazione di nuove strategie di cooperazione per prevenire le minacce alla salute; modernizzare le infrastrutture e i trasporti del Sahara atlantico, considerato hub strategico per metà dell'Africa; l'energia pulita; una migliore gestione delle risorse naturali dell'Africa.(ANSAmed).