(di Chiara De Felice)
(ANSAmed) - BRUXELLES, 8 MAG - Le distanze tra Grecia ed
Europa sembrano accorciarsi: il ministro dell'economia Yanis
Varoufakis vede un accordo "entro due settimane" e il presidente
dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem apre ad una ristrutturazione
del debito, ma solo dopo un'intesa sull'attuale completamento
del programma. Intanto i negoziati proseguono ed andranno avanti
per tutto il fine settimana, nella speranza di compiere dei
progressi sufficienti perché l'Eurogruppo di lunedì possa
mettere nero su bianco il riconoscimento degli sforzi greci, un
passo che Atene spera consentirà alla Bce di sbloccare nuova
liquidità, alzando il tetto alle emissioni elleniche a breve
oppure ripristinando il 'waiver' che consente a Francoforte di
dare prestiti diretti alle banche greche, sospeso da febbraio.
L'obiettivo condiviso da Atene e Bruxelles è trovare una
soluzione che eviti la bancarotta del Paese che martedì deve
rimborsare altri 800 milioni di euro al Fmi. "Con Varoufakis
abbiamo la volontà di muoverci nella stessa direzione, lavoriamo
per avvicinare le nostre posizioni e lunedì nell'Eurogruppo mi
aspetto progressi verso un accordo", ha rassicurato il
commissario agli affari economici Pierre Moscovici, in un
dibattito a cui era presente anche il ministro greco che, dopo
gli attacchi subiti a Riga, cerca di riguadagnarsi la stima dei
colleghi. Varoufakis è stato a Parigi da Sapin, poi Roma da
Padoan e oggi da De Guindos a Madrid. E invia segnali positivi:
"Siamo molto, molto vicini ad un accordo", ha detto ieri,
"certo" in un'intesa entro due settimane. Anche se, precisa, la
posizione negoziale di Atene non si sta allentando, e quindi non
risponderà a tutte le richieste e non toccherà le pensioni.
Intanto Dijsselbloem apre uno spiraglio sulla
ristrutturazione del debito, ribadendo una posizione già nota ma
significativa nel momento in cui la trattativa sembra finalmente
accelerare: "la discussione su un alleggerimento del debito non
è un tabù", anche se potrà avvenire "solo completato il secondo
programma". Ma ricorda come sia "impossibile politicamente" una
riduzione del suo valore nominale". Già a novembre scorso
l'Eurogruppo si era detto disponibile a trovare una soluzione
sul debito - ad esempio con l'allungamento delle scadenze - se a
giugno, a conclusione del secondo programma, ci si fosse resi
conto che il debito non è sostenibile.(ANSAmed).