"L'Italia auspica che in questa stessa prospettiva siano adottate subito le riforme socio-economiche richieste - prima ancora che da Bruxelles - dai cittadini bosniaci. Saranno loro a giudicare l'operato dei leader politici sulla base di progressi concreti in materia di lavoro, competitività, stato di diritto", ha aggiunto l'ambasciatore.
Il progetto, finanziato con fondi IPA 2011 e realizzato tra novembre 2013 e maggio 2015, ha contribuito agli sforzi di riforma della Pubblica Amministrazione della Bosnia Erzegovina, fornendo assistenza all'IDDEEA - l'Agenzia bosniaca per i Documenti d'identità, i Registri e lo Scambio dei Dati - nei processi di allineamento dei servizi al cittadino agli standard europei in materia di efficienza, efficacia e trasparenza.
A Banja Luka, Corrias ha inoltre incontrato il premier della Republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba della Bosnia Erzegovina) Cvijanovic, lo Speaker dell'Assemblea Nazionale dell'RS Cubrilovic e il ministro dell'Interno dell'RS Lukac. Al centro dei colloqui, la nuova iniziativa europea e l'urgenza di adottare le riforme socioeconomiche necessarie per il Paese, a cominciare da quella del lavoro, per non perdere l'opportunità offerta dall'Europa con la prossima entrata in vigore dell'Accordo di Associazione e Stabilizzazione.(ANSAmed).