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Grecia rimborsa Bce-Fmi con soldi Ue e riapre le banche

Aumentano Iva e prezzi. Parlamento prepara nuovo voto mercoledì

21 luglio, 11:24

(di Chiara De Felice) (ANSAmed) - BRUXELLES, 21 LUG - Primi passi verso la normalità in Grecia, dopo settimane di incertezza che hanno pesato sui cittadini di tutta Europa e spaventato le Borse di tutto il mondo. Atene ha ricevuto il prestito ponte dall'Ue e ha pagato i suoi creditori, Fmi e Bce, sfilandosi dalla lista degli insolventi e confinando il rischio default a quei giorni cupi che ora cerca di buttarsi alle spalle. Anche i greci cercano di tornare alla vita prima del 'No', che sarà un po' più costosa di prima: le banche riaprono, le operazioni, pur limitate, riprendono, ma si comincia a fare i conti con l'aumento dell'Iva che si ripercuote sui prezzi anche dei beni di prima necessità e quindi sulle tasche dei consumatori, i primi a pagare il prezzo della 'salvezza' europea.

Con i 7,16 miliardi di euro ricevuti dall'Europa ieri, il Governo ellenico ha rimborsato i due miliardi di arretrati del Fmi e i 3,5 miliardi di bond in scadenza proprio ieri alla Bce, diventati 4,2 con gli interessi. E c'è ancora un piccolo margine da usare per le esigenze finanziarie fino a metà agosto, quando si spera possano arrivare i primi aiuti del fondo salva-Stati Esm. La strada per arrivare al primo esborso del terzo salvataggio europeo è ancora lunga, anche se sta seguendo una procedura accelerata dato il pessimo stato dell'economia e l'urgenza delle scadenze. La prossima, da 3,5 miliardi con la Bce, è il 20 agosto. L'iter si è messo in moto, e ora la Troika attende la convocazione del Governo ellenico per poter tornare ad Atene a negoziare insieme il prossimo Memorandum. Una volta messo a punto il documento, sarà sottoposto di nuovo all'Eurogruppo e poi ancora una volta ai sei Parlamenti nazionali che devono esprimersi su tutte le questioni legate al bilancio, e quindi anche su decisioni che coinvolgono il fondo per i salvataggi dell'Eurozona Esm. L'operazione dovrebbe prendere dalle due alle quattro settimane, ed è partita decisamente con il piede giusto, dicono fonti europee ottimiste sul prosieguo del negoziato. In un clima di rinnovata fiducia reciproca, domenica pomeriggio si è già tenuta la prima teleconferenza tra i rappresentanti della Troika e quelli del Governo greco. Nonostante le facce siano le stesse, e coordinatore della Troika sia rimasto quel Declan Costello tanto odiato ai greci, lo scambio ha consentito di mettere a punto anche il testo di una delle due leggi chieste dall'Ue che il Parlamento dovrà approvare mercoledì, cioè il recepimento della direttiva sulla 'risoluzione' bancaria. L'altra legge è l'approvazione del Codice di procedura civile, anch'essa già in lavorazione. Mentre tra Bruxelles ed Atene si mette in moto il negoziato sulla scaletta di riforme da attuare per ottenere man mano le tranche di aiuti, i greci possono tornare nelle loro banche, chiuse dal 27 giugno. Nessun caos agli sportelli, anche perché le operazioni restano limitate: si può prelevare al massimo 420 euro a settimana, che equivale al tetto dei 60 euro quotidiani di prelievo ai bancomat che è stato concesso nei 23 giorni di chiusura delle filiali. Ma a pesare sarà l'aumento dei prezzi: l'Iva è aumentata dal 13% al 23% su alcuni tipi di carni, di olio (non di oliva), cacao, sale e aceto, fiori e legna, fertilizzante, insetticidi. E poi sui ristoranti e caffè, taxi, pompe funebri e istituti di lingue. I mezzi pubblici aumenteranno il mese prossimo.(ANSAmed). DEF/ S0A QBXB
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