(ANSAmed) - ROMA, 9 SET - I muri non fermeranno l'avanzata
dei profughi verso una Ue che ora mostra di mancare di unione e
che invece deve rispondere con uno sforzo congiunto e
concertato, e nel rispetto delle regole europee. Questo il
messaggio rivolto ai 28 dal presidente della Commissione Ue,
Jean-Claude Juncker, oggi nel suo primo discorso sullo stato
dell'Unione alla plenaria di Strasburgo.
Juncker ha lanciato un forte appello agli Stati membri "affinché adottino" il ricollocamento di 160mila profughi "al prossimo consiglio dei ministri interno. Spero non ci sia retorica, abbiamo bisogno di fatti", ha detto il presidente della Commissione Ue.
Bruxelles propone un sistema di ripartizione permanente, perché non si possono lasciare sole Italia, Grecia, Ungheria.
Juncker ha annunciato che non si abolirà Schengen e che nei primi mesi 2016 sarà presentato un pacchetto sull'immigrazione legale.(ANSAmed).
Juncker ha lanciato un forte appello agli Stati membri "affinché adottino" il ricollocamento di 160mila profughi "al prossimo consiglio dei ministri interno. Spero non ci sia retorica, abbiamo bisogno di fatti", ha detto il presidente della Commissione Ue.
Bruxelles propone un sistema di ripartizione permanente, perché non si possono lasciare sole Italia, Grecia, Ungheria.
Juncker ha annunciato che non si abolirà Schengen e che nei primi mesi 2016 sarà presentato un pacchetto sull'immigrazione legale.(ANSAmed).
