In un incontro ieri a Londra con il premier britannico David Cameron, Netanyahu ha sostenuto che gli insediamenti ebraici nei Territori non rappresentano un ostacolo alla pace, bensì "il rifiuto dei palestinesi di riconoscere Israele entro qualsiasi confine. Dobbiamo smettere di scusarci, dobbiamo accusare chi ci accusa". "Se torniamo alla storia dell'antisemitismo - ha detto ancora il premier - ad Alfred Dreyfus (l'ufficiale francese accusato di tradimento, ndr) non servì l'essere un patriota; fu necessario che Emile Zola accusasse a sua volta gli accusatori.
E adesso io accuso gli accusatori. Guardate chi ci attacca: sono i sostenitori dell'Isis, di Hamas e degli Hezbollah". "Nel momento in cui milioni di persone vengono scacciate dalle loro abitazioni in Siria, Iraq e nell'Africa settentrionale - ha insistito Netanyahu - la comunità internazionale non trova proprio altro da fare che attaccare briga con Israele ?".
(ANSAmed).