"L'emergenza numero uno è quella della gestione degli ospedali: abbiamo strutture e dottori, ma il problema è la mancanza di una gestione, paghiamo il prezzo del vecchio regime", ha spiegato il sindaco di Tripoli, che ha anche accennato alle "enormi" risorse necessarie per affrontare la questione immigrazione in quanto la Libia è un "Paese di transito". La richiesta del sindaco libico ai colleghi europei è di avere "esperti che vengano in Libia e aiutino le persone sul posto". Beitelmal invita anche i funzionari di Bruxelles a tornare e a riaprire di nuovo una delegazione a Tripoli: "Non vedo perché l'Ue non dovrebbe farlo". Lo stesso Beitelmal non ha "nessuna informazione" sui quattro italiani rapiti a luglio scorso o sulla situazione in altre aree, come Bengasi. Intanto la prossima tappa nell'ambito di questa 'diplomazia delle città' promossa dal Comitato delle Regioni Ue sarà la riunione plenaria dell'Arlem a Nicosia, a gennaio del 2016. (ANSAmed).
Libia: sindaco Tripoli a Bruxelles, 'mia città è sicura'
Serve ripartire da enti locali, torni delegazione Ue
"L'emergenza numero uno è quella della gestione degli ospedali: abbiamo strutture e dottori, ma il problema è la mancanza di una gestione, paghiamo il prezzo del vecchio regime", ha spiegato il sindaco di Tripoli, che ha anche accennato alle "enormi" risorse necessarie per affrontare la questione immigrazione in quanto la Libia è un "Paese di transito". La richiesta del sindaco libico ai colleghi europei è di avere "esperti che vengano in Libia e aiutino le persone sul posto". Beitelmal invita anche i funzionari di Bruxelles a tornare e a riaprire di nuovo una delegazione a Tripoli: "Non vedo perché l'Ue non dovrebbe farlo". Lo stesso Beitelmal non ha "nessuna informazione" sui quattro italiani rapiti a luglio scorso o sulla situazione in altre aree, come Bengasi. Intanto la prossima tappa nell'ambito di questa 'diplomazia delle città' promossa dal Comitato delle Regioni Ue sarà la riunione plenaria dell'Arlem a Nicosia, a gennaio del 2016. (ANSAmed).