(ANSAmed) - TUNISI, 29 OTT - La Tunisia sarà il primo paese
arabo ed africano a poter beneficiare nel 2016 dello statuto di
partner associato al Programma Quadro europeo per la Ricerca e
l'Innovazione «Horizon 2020». Lo ha affermato il direttore
generale dell'Agenzia tunisina per la promozione e la ricerca
(Anpr), Khaled Ghedira, alla conferenza di chiusura del
programma Pasri, (progetto di sostegno al sistema di ricerca e
innovazione) finanziato dall'Unione europea in Tunisia.
La Tunisia disporrà di questo status dal momento prossimo
della firma di un accordo specifico con l'Unione europea.
Horizon 2020, mira a semplificare, tra l'altro, l'accesso ai
finanziamenti europei destinati ai progetti di innovazione e
ricerca. Lo statuto di partner associato permetterà dunque ai
ricercatori tunisini di dirigere dei gruppi di ricerca, fissare
progetti e temi che saranno affrontati nell'ambito delle loro
ricerche conformemente alle priorità nazionali.
Il Pasri, (progetto di sostegno al sistema di ricerca e
innovazione) lanciato tre anni fa e finanziato dall'Unione
europea in Tunisia, con un budget di 12 milioni di euro, ha
realizzato un tasso di riuscita del 100% e agevolato 2.300 tra
studenti e ricercatori, ha affermato il direttore generale. In
particolare questo progetto ha consentito di formare piu' di 414
ricercatori tunisini nell'elaborazione di progetti di ricerca da
presentare successivamente, con le modalità previste, da
«Horizon 2020». Il capo delegazione Ue in Tunisia, Laura Baeza,
al termine della riunione, si è detta fiduciosa sulla capacità
della Tunisia di divenire il primo paese della riva sud del
Mediterraneo ad aderire a «Horizon 2020» grazie ai progressi
considerevoli registrati sulle trattative relative alla
questione specifica. Baeza ha espresso inoltre l'augurio di
vedere la Tunisia raggiungere il programma Ue nel 2016 per
permettere al maggior numero di ricercatori e di istituti
scientifici delle varie regioni del Paese di poter beneficiare
delle azioni previste dal programma. (ANSAmed).