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Turismo: a Bit Milano la sfida del Med, da Egitto a Tunisia

Situazione geopolitica area vede grandi assenti

09 febbraio, 10:02

Il logo della Bit di Milano Il logo della Bit di Milano

MILANO - Dall'Egitto alla Tunisia, dal Marocco alla Giordania, dalla Palestina a Israele, da Cipro alla Turchia. Anche quest'anno il Mediterraneo si presenta alla Borsa internazionale del Turismo di Milano (11-13 febbraio). Presenze consolidate, ma che per alcuni di questi Paesi assumono i contorni di una sfida: convincere i viaggiatori a non voltare loro le spalle. A cominciare dal Paese dei Faraoni che a oggi conferma la presenza del ministro del Turismo, Hisham Zaazou, alla conferenza stampa organizzata nell'ambito della manifestazione, giovedì 11 febbraio alle ore 18.00, all'hotel Principe di Savoia di Milano. Tanti gli eventi previsti nei tre giorni in cui la Fiera di Milano (Rho) ospiterà espositori da oltre 100 Paesi e 2000 aziende e circa 1.500 buyer 62 Paesi, per promuoversi e sviluppare il proprio business. Quattro anche quest'anno le macro aree espositive: Leisure World (che, tra Italia e Estero, conta il 75% degli espositori), Mice (Meetings, Incentives, Conventions e Exhibitions, un boom con espositori piu' che triplicati rispetto all'edizione pilota 2015), Luxury (riservata solo agli operatori del lusso che sono il 9% e dove prevalgono gli stranieri) e Destination sport. Si punta poi sul turismo enogastronomico e culturale che in Italia hanno fatto registrare le migliori performance anche in questi ultimi mesi, così come al fitness e benessere e dal turismo d'affari e congressuale, che sta vivendo un momento di ripresa. La situazione geopolitica dell'intera area, in particolare nordafricana e mediorientale, lascia comunque fuori Paesi quali Libia e Yemen, che subito dopo lo scoppio delle rivolte del 2011 avevano compiuto uno sforzo economico e d'immagine per raccontarsi al pubblico della Bit. 

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