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Agenzia Ue, con risposta a crisi migranti sono a rischio i diritti

Strasbrugo boccia centri greci. Altri 35 km muro Bulgaria-Turchia

30 maggio, 17:02

Migranti in attesa di sbarcare dalla nave Vega della Marina italiana a Reggio Calabria Migranti in attesa di sbarcare dalla nave Vega della Marina italiana a Reggio Calabria

BRUXELLES- La risposta alla crisi dei migranti mette a dura prova le risoluzioni in materia di diritti fondamentali dell'Ue. E' la tesi della relazione sui diritti fondamentali 2016 a cura della European Union Agency for Fundamental Rights (Fra), un organismo indipendente dell'Ue, finanziato dal bilancio dell'Unione.

Oltre un milione di persone ha cercato rifugio nell'Ue nel 2015, un aumento pari a cinque volte i valori dell'anno precedente. Un dato che sarà al centro della discussione del Forum dei diritti fondamentali 2016, in programma a Vienna tra il 20 e il 23 giugno. "Lo scorso anno - osserva Micheal O'Flaherty, direttore della Fra - la risoluzione dell'Ue in materia di diritti fondamentali è stata messa a dura prova, facendo rilevare attacchi a numerose delle libertà, dei diritti e dei valori sui quali si fonda l'Europa. L'Ue e i suoi Stati membri devono mantenere una posizione risoluta nel difendere i diritti che spettano a tutti per legge, indipendentemente dal fatto che abbiamo vissuto nell'Ue per generazioni o siano appena arrivati sulle coste dell'Europa".

Con 60 milioni di persone forzatamente sfollate in tutto il mondo - si legge nella relazione 2016 della Fra - la situazione sulla migrazione è tale da rimanere tra le priorità dell'ordine del giorno dell'Ue. La maggior parte dei profughi che arrivano in Europa, molti dei quali bambini, sta rischiando la vita, pagando contrabbandieri per attraversare il mare su imbarcazioni sovraffollate e non idonee alla navigazione.

In molti Stati membri è stato riscontrato un aumento degli incidenti razzisti e xenofobi, alimentati da timori legati alla situazione della migrazione e a un'ondata di attacchi terroristici. La relazione della Fra rileva che le comunità musulmane ed ebree sono state particolarmente influenzate.

Ancora una volta gli attacchi terroristici hanno messo in evidenza la difficoltà di trovare il giusto equilibrio tra la tutela dei dati personali e della vita privata e la preservazione della sicurezza interna. Un certo numero di Stati membri dell'Ue - avverte la Fra - sta riformando il proprio quadro giuridico in materia di intelligence, aspetto questo che potrebbe potenzialmente aumentare i poteri intrusivi dei servizi. 

Strasburgo boccia nuovi centri Grecia per ospiti campo spontaneo Idomeni 

STRASBURGO  - I nuovi centri d'accoglienza costruiti per ospitare i rifugiati e migranti di Idomeni non rispettano gli standard internazionali. A denunciarlo è Tineke Strik, parlamentare socialista olandese, relatore sulla immigrazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che ieri ha visitato i centri di Sindos, Oreokastro e Softex a Salonicco.

Pur affermando "d'essere impressionata da quanto le autorità greche hanno fatto in tempi molto brevi per creare nuovi centri per alloggiare le persone che erano a Idomeni", Tineke Strik critica le condizioni di vita in questi luoghi. "Questa è un'occasione mancata per creare centri decenti che rispettino gli standard internazionali" sottolinea, avendo constatato che "nei luoghi visitati mancano la luce, la ventilazione e le misure di sicurezza anti-incendio, oltre che la privacy, mentre le persone non hanno informazioni sulla loro situazione e su cosa le attende".

Tineke Strik, che sta scrivendo un rapporto sui rischi cui sono sottoposti i rifugiati in Grecia, fa parte della delegazione dell'assemblea parlamentare che attualmente si trova nel Paese per visitare i campi per rifugiati ad Atene e Lesbo.

Ue, rotta Mediterraneo sotto osservazione. Il 7 giugno piano basato sul migration compact 

BRUXELLES - "Ogni vita perduta è una vita di troppo" e se c'è qualcuno che "ha già presentato un approccio complessivo molto prima che la crisi dell'immigrazione raggiungesse il suo apice, questa è la Commissione". Lo dice il portavoce Margaritis Schinas ricordando che "la situazione nell'Egeo è normalizzata" e Bruxelles "sta guardando con molta attenzione la rotta del Mediterraneo" per la quale il 7 giugno Timmermans e Mogherini presenteranno il piano basato sul 'migration compact'.

Schinas ha riferito che la settimana scorsa la Commissione ha nominato un vicedirettore generale per il coordinamento del lavoro sulla rotta del Mediterraneo. "Stiamo affrontando tutti gli aspetti del fenomeno - ha aggiunto il portavoce - Salvare vite e prevenire tragedie è sempre stata una delle priorità del lavoro della Commissione" che per questo ha "triplicato i fondi" per l'operazione Triotn. "Non abbiamo atteso questi tragici eventi per essere attivi, lo siamo da mesi" ha concluso Schinas, rispondendo a chi chiedeva di sensibilizzare le capitali europee dopo gli oltre 700 morti dell'ultima settimana.

 

Migranti: Bulgaria, altri 35km di muro a confine con Turchia. Previsti 268 km in totale 

SOFIA, 30 MAG - La Bulgaria ha portato a termine la costruzione di ulteriori 35 km di barriera di filo spinato al confine con la Turchia, sul territorio della regione di Yambol. Scopo della barriera, riferiscono i media locali, è di ostacolare il passaggio illegale in Bulgaria di migranti clandestini provenienti dalla Turchia. La lunghezza complessiva della barriera al confine con la Turchia dovrebbe arrivare a 268 chilometri. Il ministro dell'Interno, Rumyana Bachvarova, aveva dichiarato tre mesi fa che entro la fine dell'estate dovrebbero essere costruiti oltre 170 chilometri di barriera.

Intanto le autorità di Sofia hanno inviato oggi un reparto militare di sessanta uomini con equipaggiamento tecnico per assistere la polizia al valico di frontiera di Kulata, al confine con la Grecia. Nel fine settimana a Kulata sono stati intercettati e bloccati un centinaio di migranti clandestini provenienti da Afghanistan, Siria e Iraq, he poi sono stati rimandati in Grecia. 

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