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Giustizia: Roberti, in Ue manca cultura su Procura europea

"Sfida è far capire che mafia non è solo fenomeno italiano"

13 settembre, 16:44

(ANSA) - ROMA, 13 SET - Sulla procura antimafia europea "la posizione dell'Italia è nota, ma non si fa strada: mancano nella cultura dei paesi partner i presupposti che portino alla previsione di un magistrato europeo". Così il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Franco Roberti, al convegno promosso dalla Cgil sui 34 anni dal varo della legge Rognoni-La Torre. "Insieme al Brexit - ha ricordato Roberti - la Gran Bretagna si è rifiutata di applicare i principi della convenzione di Palermo del dicembre del 2000 per le indagini contro la criminalità e la corruzione". Per Roberti, è essenziale "una armonizzazione degli ordinamenti a livello europeo, la sfida è far capire che la criminalità organizzata non è più problema solo italiano: ci sono in Europa 3500 organizzazioni tra gruppi appartenenti alla criminalità organizzata; i gruppi italiani sono tra i più pericolosi ma non lo sono solo loro. Serve più cooperazione internazionale". (ANSA).

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