(ANSA) - TUNISI, 14 SET - La situazione attuale in Tunisia
giustifica l'avvio di un vero e proprio ''piano Marshall'' a
sostegno del suo consolidamento democratico e dello sviluppo
economico. E' quanto emerge dalla risoluzione approvata a larga
maggioranza dall'Europarlamento oggi a Strasburgo che accoglie
positivamente l'intensificarsi delle politiche di collaborazione
tra Ue e Tunisia in materia di lotta al terrorismo e propone la
creazione di un comitato parlamentare misto Ue-Tunisia
finalizzato a un dialogo politico incentrato su democrazia,
stato di diritto e altri temi di interesse comune.
''Questo è il momento di far partire azioni concrete'', ha
spiegato il relatore Fabio Massimo Castaldo (Gruppo Europa della
libertà e della democrazia diretta), secondo cui ''la stabilità
della Tunisia è la nostra stabilità''. Nella risoluzione i
parlamentari europei sottolineano anche la necessità di
sostenere il parlamento tunisino alla luce di un contesto
regionale fragile. Gli eurodeputati nel documento chiedono anche
il rafforzamento dell'apporto tecnico e di capacity building
dell'Ue alla società civile, ai partiti politici e ai sindacati,
figure fondamentali nel processo di transizione democratica
della Tunisia.
Infine gli eurodeputati accolgono la proposta della
Commissione di sbloccare 500 milioni di euro di assistenza
macro-finanziaria e chiedono di attuare a breve il piano
strategico per lo sviluppo della Tunisia 2016-2020, inteso come
un vero e proprio ''piano Marshall'' per il paese. Destano
preoccupazione invece la sostenibilità del debito della Tunisia,
gli effetti derivanti sul paese dalla crisi della vicina Libia e
il pericolo rappresentato dai giovani tunisini che si uniscono
al Daesh e ad altri gruppi terroristici.
Sempre in tema di lotta al terrorismo, accogliendo con favore
il rafforzamento delle relazioni tra Ue e Tunisia in materia,
gli eurodeputati lanciano un allarme per le violazioni delle
libertà civili e dei diritti umani rese possibili in astratto
dalla legislazione in materia antiterrorismo, così come
sollecitano la revisione dell'articolo del codice penale che
punisce l'omosessualità e l'approvazione della nuova legge sugli
stupefacenti che accorda priorità alla prevenzione piuttosto che
alla dissuasione e stabilisce pene alternative che promuovono la
riabilitazione dei consumatori di droga. (ANSAmed).