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Siria:Stoltenberg esclude passi Nato.'Sostegno a coalizione'

Assad accusa Usa di usare la carta del terrorismo

14 ottobre, 14:55

(ANSAmed) - ROMA, 14 OTT - "La Nato continua a sostenere gli sforzi della coalizione a guida Usa nel combattere l'Isis in Siria, ma non c'è nessun piano di presenza dell'Alleanza nel Paese". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, James Stoltenberg, intervenendo alla Nato Defense College.

"Continuiamo a sostenere lo sforzo diplomatico per trovare una soluzione politica in Siria", ha aggiunto. Per Stoltenberg "il primo passo è arrivare ad una cessazione delle ostilità e ad un accordo per l'accesso agli aiuti umanitari".

Da parte sua il presidente Bashar al Assad, in un'intervista al quotidiano russo Komsomolskaia Pravda, rilancia l'accusa agli Stati Uniti di usare i terroristi per destabilizzare l'area. Proprio oggi più di trecento miliziani delle opposizioni siriane sono stati evacuati da due zone assediate vicino Damasco e trasferiti nel nord-ovest del Paese, in un'area controllata da miliziani e mercenari stranieri, in maggioranza qaidisti. "Si è conclusa l'ultima fase dell'accordo" per la resa di Qudsiya e Hamma, località chiave a ovest della capitale da tempo assediate dalle forze lealiste. "I primi 310 miliziani hanno lasciato Qudsiya e Hamma verso Idlib", afferma as Safir, giornale libanese vicino al governo siriano. "In tutto saranno 1.200 tra miliziani e loro familiari a lasciare le due cittadine". Idlib, roccaforte delle opposizioni e di gruppi qaidisti, dista centinaia di chilometri dalla regione di Damasco e non v'è continuità geografica tra le due zone. Il governo siriano e i suoi alleati russi e iraniano stanno concentrando nella regione di Idlib, periferica e considerata meno vitale di altre, tutti i miliziani delle zone sotto assedio e che una a una si stanno arrendendo. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato l'accordo tra Mosca e Damasco che permette all'aeronautica russa di usare a tempo indeterminato e a titolo gratuito la base aerea di Hmeimim, in Siria nord-occidentale. L'intesa era stata approvata all'unanimità dalla Duma il 7 ottobre e due giorni fa dal Senato con 158 voti a favore e un'astensione. (ANSAmed).

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