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Libia: Kobler, migranti non possono essere rimpatriati

Mancano condizioni umanitarie. Appello Italia ad Onu

08 febbraio, 19:45

(ANSAmed) - NEW YORK, 8 FEB - "Capisco le preoccupazioni dell'Europa, ma in questa fase i migranti non possono essere rimpatriati in Libia. Il rimpatrio non è una soluzione praticabile per via delle condizioni umanitarie nel paese": lo ha detto il rappresentante speciale dell'Onu, Martin Kobler, a margine della riunione del Consiglio di Sicurezza.

"Capisco le preoccupazioni degli europei - ha insistito Kobler - ma il vero problema è affrontare alla radice le cause che spingono la gente a lasciare i paesi di origine". Per Kobler, in questo senso, "la Libia è vittima delle migrazioni così come l'Europa".

Intanto l'Italia ha rivolto ai partner del Consiglio di sicurezza dell'Onu un appello per "uno sforzo comune a sostegno delle autorità libiche nel contrasto alle organizzazioni criminali dedite al traffico di migranti. L'ambasciatore Sebastiano Cardi ha quindi ricordato l'accordo bilaterale che il primo ministro Paolo Gentiloni ha firmato a Roma la scorsa settimana con il premier libico Sarraj, e ricordato la recente riapertura della nostra Ambasciata a Tripoli. Un chiaro segno, ha detto fra l'altro, della vicinanza italiana a tutto il popolo libico, che si esprime anche attraverso costanti contatti con l'Est - come la prima recente missione dell'ambasciatore Perrone a Tobruk - e con il sud del Paese. (ANSAmed).

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