"Capisco le preoccupazioni degli europei - ha insistito Kobler - ma il vero problema è affrontare alla radice le cause che spingono la gente a lasciare i paesi di origine". Per Kobler, in questo senso, "la Libia è vittima delle migrazioni così come l'Europa".
Intanto l'Italia ha rivolto ai partner del Consiglio di sicurezza dell'Onu un appello per "uno sforzo comune a sostegno delle autorità libiche nel contrasto alle organizzazioni criminali dedite al traffico di migranti. L'ambasciatore Sebastiano Cardi ha quindi ricordato l'accordo bilaterale che il primo ministro Paolo Gentiloni ha firmato a Roma la scorsa settimana con il premier libico Sarraj, e ricordato la recente riapertura della nostra Ambasciata a Tripoli. Un chiaro segno, ha detto fra l'altro, della vicinanza italiana a tutto il popolo libico, che si esprime anche attraverso costanti contatti con l'Est - come la prima recente missione dell'ambasciatore Perrone a Tobruk - e con il sud del Paese. (ANSAmed).