Ad oggi sono 250 i contratti aperti in Egitto grazie ai fondi Ue stanziati, in grado di stimolare investimenti fino a 2 miliardi e 300 milioni di euro da parte di istituzioni finanziarie europee. Circa la metà dei finanziamenti europei sono mirati alla costruzione di nuove infrastrutture, come l'impianto eolico del golfo di Al Zeit o i circa 110 stabilimenti per il trattamento delle acque reflue e i 38 depuratori costruiti nel Paese.
Lo smaltimento dei rifiuti e il conseguente inquinamento del suolo costituisce uno dei problemi più annosi del Paese, con circa la metà della popolazione egiziana che non ha accesso ai servizi igienici di base e all'acqua potabile. I finanziamenti dell'Ue si concentrano anche sulla lotta alla disoccupazione, a partire dal settore agricolo che vede impegnata la maggior parte della popolazione per passare alla formazione professionale con progetti come il 'National labour intensive program' che con 70 milioni di euro di stanziamento forma i giovani ad una professione, con un'attenzione particolare alle giovani donne.
Sempre per quanto riguarda l'occupazione e l'inserimento sociale, l'Ue finanzia progetti come l'Emergency Employment Investment Project per quanto riguarda la formazione di asili nido e la sanità di base nelle province povere di Fayoum e Naqalifah a sud del Cairo.(ANSAmed).