(ANSAmed) - GINEVRA, 11 SET - L'Alto commissario Onu per i
diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein si è detto oggi
"estremamente turbato da recenti rapporti che suggeriscono che
gruppi armati stanno ora fermando e trattenendo migranti che
tentano di lasciare la Libia, forse con l'incoraggiamento di
alcuni Stati membri dell'Ue.
"L'Ue e i suoi Stati membri devono garantire che qualsiasi
accordo di cooperazione con la Libia rispetti pienamente i
diritti e la dignità dei migranti", ha detto Zeid, ribadendo a
Ginevra la denuncia della situazione dei migranti in Libia e
ricordando l'impunità e l'illegalità che prevalgono in alcune
zone del Paese nord africano. Nel suo intervento al Consiglio
Onu sui diritti umani, riunito da oggi in sessione, Zeid ha
invitato la Libia, l'Unione europea e i suoi Stati membri ad
assicurare che le Ong che ancora conducono operazioni di
salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, non siano in pericolo
durante queste operazioni.
"Ripeto inoltre che impedire la ricerca e il salvataggio,
mettere in pericolo i migranti in difficoltà in mare e rimandare
chiunque in un luogo dove potrebbe affrontare torture o altri
gravi abusi costituirebbe una violazione degli obblighi previsti
dalla legge del mare e dal diritto internazionale in materia di
diritti umani", ha aggiunto Zeid. L'Alto commissario si è detto
"scioccato" dagli orribili abusi che i migranti affrontano dopo
essere stati intercettati e ricondotti in Libia.
"Ricordo a tutti i governi dell'UE e ai governi di tutto il
mondo, che nessun essere umano può essere mai e in nessun caso,
deportato in un luogo in cui affronta la possibilità di tortura
e violazioni dei diritti umani", ha ammonito. (ANSAmed).