Avramopoulos ha anche espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall'Italia e dal ministro Marco Minniti per il suo ruolo pionieristico.
"Ora occorrono i contributi al Fondo per l'Africa; dobbiamo migliorare le condizioni ed i diritti umani nei centri in Libia che sono inaccettabili; dobbiamo continuare a rafforzare le capacità dei guardacoste libici ed in parallelo continuare a lavorare per la stabilità del Paese", ha incalzato Avramopoulos.
"Migranti: l'Italia è accusata di aver trattato con i trafficanti libici", è stata però intanto l'apertura di prima pagina del quotidiano francese Le Monde in edicola nel pomeriggio, che dedica all'argomento anche le pagine 2 e 3. "Roma - scrive Le Monde tornando con grande evidenza su accuse già apparse nelle ultime settimane su alcuni media internazionali e smentite decisamente dal governo italiano - è sospettata di aver pagato i servizi delle milizie libiche per fermare l'afflusso di migranti sulle sue coste. Il governo smentisce. Le imbarcazioni vengono intercettate in mare.
Conseguenza: il numero di traversate del Mediterraneo verso Lampedusa è crollato ad agosto. Alcune associazioni umanitarie denunciano trattamenti crudeli e accusano l'Unione europea di lasciar prosperare un 'sistema predatorio'. Di fronte a questa situazione, chi aspira all'Europa cerca altri punti di ingresso, in particolare attraverso la Romania". Un avvertimento è intanto giunto all'Italia dalla Libia,- Roma farebbe bene "a non intromettersi negli affari interni della Libia", ha detto il rappresentate del generale Haftar, Ahmed al-Mismari, oggi a Mosca per incontri al ministero della Difesa. Lo riporta Interfax. "Abbiamo molte obiezioni nei confronti degli italiani, non vorremmo che s'intromettessero negli affari libici: purtroppo ci guardano come la loro ex colonia", ha aggiunto. (ANSAmed).