(ANSAmed) - PRISTINA, 15 FEB - La Serbia dovrà riconoscere
l'indipendenza del Kosovo per aderire a pieno titolo all'Unione
europea. Lo ha detto a Pristina il vicecancelliere e ministro
degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel.
"Se la Serbia vuole avanzare sulla strada verso la Ue,
condizione primaria e' la piena affermazione dello stato di
diritto, ma naturalmente anche l'accettazione dell'indipendenza
del Kosovo", ha affermato Gabriel in una conferenza stampa ieri
sera con il premier kosovaro Ramush Haradinaj. "Si tratta di una
condizione centrale per andare in Europa", ha aggiunto il
ministro socialdemocratico osservando di aver trasmesso un
messaggio analogo alla dirigenza serba nei colloqui avuti ieri a
Belgrado. Gabriel ha detto che la Germania intende adoperarsi
per fare in modo che anche i cinque Paesi Ue che non l'hanno
ancora fatto riconoscano il Kosovo. Si tratta di Spagna, Grecia,
Romania, Cipro e Slovacchia. "Un riconoscimento che ha senso
poiche' il Kosovo non fara' mai piu' parte della Serbia".
"L'appartenenza all'Unione europea e' una situzione vantaggiosa
per tutti", ha affermato Gabriel.
Il Kosovo celebra sabato prossimo il decimo anniversario
della proclamazione di indipendenza dalla Serbia, avvenuta il 17
febbraio 2008 e riconosciuta finora da 115 Paesi dei 193
rappresentati all'Onu. La Germania fu uno dei primi Paesi a
riconoscere il Kosovo indipendente, insieme a Usa, Francia,
Gran Bretagna e Italia. In appoggio della Serbia, che continua a
respingere l'indipendenza e a considerare il Kosovo una propria
provincia meridionale a maggioranza di popolazione albanese, vi
sono Russia e Cina, entrambi membri permanenti del consiglio di
sicurezza dell'Onu.(ANSAmed).