"E' un momento di legittima festa ma anche per guardare avanti il grande lavoro che va fatto. E' un lavoro che deve proseguire, ma non a causa di Bruxelles, ma per trasformare il paese. L'Ue continuerà ad essere al vostro fianco", ha ribadito Mogherini nella congiunta conferenza stampa con il premier albanese Edi Rama.
L'ultima parola spetterà adesso ai paesi membri, i quali dovrebbero esprimersi il prossimo giugno e che al momento sembrano essere divisi. Francia e Germania sono gli ossi più duri. Ma per Rama, che il prossimo mese dovrebbe incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel, "l'Albania ha fatto i compiti di casa assegnatisi dalla Commissione che ci ha dato il suo certificato tecnico. Noi abbiamo superato l'esame. Il resto è legato ad aspetti politici all'interno di singoli paesi dell'Ue", ha ribadito Rama, il quale trova "inaccettabile che dopo la chiara certificazione da parte della Commissione, Tirana e Skopje vengano lasciati fuori dal processo dei negoziati, che nel frattempo proseguono con altri due paesi della regione dei Balcani occidentali", la Serbia ed il Montenegro. (ANSAmed).