A esprimersi su questo problema è il neoministro dell'Interno dell'esecutivo Sanchez, l'ex magistrato Fernando Grande-Marlaska, che ha detto di aver ordinato un'indagine sulla famigerata barriera di filo spinato e di lame affilate come rasoi che sovrasta la rete di confine alta sei metri, per trovare "sistemi meno sanguinosi". "E' una delle mie priorità", ha dichiarato Grande-Malaska, citato da media, fra cui Bbc.
Secondo il ministro, infatti "possiamo agire a monte, fermare prima" i cosiddetti "saltatori", coloro che arrivano a scavalcare la barriera. "Ma non possiamo permettere che si arrivi a quel punto. Non è né ragionevole né accettabile vedere persone che saltano dalla barriera" a Ceuta e Melilla.
Un 30enne senegalese è morto dopo essersi reciso la carotide su un filo rasoiato e la Croce Rossa spagnola ha registrato 25 casi di migranti che si sono feriti con le lame e il filo spinato, 10 dei quali ricoverati in ospedale, solo dall'inizio del 2018. Il filo rasoiato fu fatto installare nel 2013 dal governo conservatore di Mariano Rajoy, con una decisione giudicata 'disumana' dall'opposizione, da organizzazioni umanitarie e dai vescovi spagnoli. (ANSAmed).