(di Paola Del Vecchio)
(ANSAmed) - MADRID, 19 FEB - Circa 100mila rifugiati o
migranti irregolari sono stati registrati in Catalogna nei primi
sette mesi del 2018. Lo ha detto il segretario di Uguaglianza,
Migrazioni e Cittadinanza del Dipartimento del lavoro, affari
sociali e famiglie, Oriol Amorós, citato dai media iberici.
Da gennaio a luglio 2018, gli stranieri entrati in maniera
irregolare nella regione sono passati da 70mila a 100mila,
secondo le stime rese note dal rappresentante della Generalitat,
che le ha definite "approssimate e provvisorie". Una emergenza
che costringe i migranti e rifugiati a "una situazione di totale
vulnerabilità, lavoro nero ed esclusione sociale", ha denunciato
Amorós, nel criticare la politica di accoglienza e la normativa
sugli stranieri del governo spagnolo.
"Non stiamo dicendo che vengono tutti da tutto il mondo, ma
nemmeno possiamo negare la realtà: c'è bisogno di vie sicure per
l'immigrazione regolare", ha osservato. I flussi massicci
sarebbero stati incoraggiati dalla decisione, nel giugno 2018,
del governo Sanchez di aprire il porto di Valencia ai 600
migranti a bordo dell'Aquarius respinti dall'Italia. La
maggioranza, infatti, arriva in Catalogna soprattutto per via
aerea e con un visto turistico.
Da luglio 2017 a luglio 2018, sono stati registrati
all'anagrafe catalana 76.175 stranieri, in maggioranza
provenienti da Paesi in difficoltà economiche come Honduras,
Venezuela, Colombia, Ucraina e Georgia. Si tratta del maggiore
incremento dal 2008, inizio della crisi. Fra i gruppi di
migranti costretti a fuggire da fame e violenza spiccano quelli
provenienti dall'Honduras, pari a 38.125 persone al luglio 2018,
delle quali 27.215 donne. Per cui, quella honduregna è diventata
la sesta nazionalità straniera in Catalogna, pari al 3,2% del
totale, per i due terzi irregolare, stando ai dati riferiti da
Amorós.
La prima è quella marocchina, con 218.756 persone, pari al
18,6% del totale, in maggioranza regolarizzata. In aumento anche
la comunità proveniente dalla Colombia, a causa di "una
situazione di pace che non è tale", come ha evidenziato il
rappresentante della Generalitat. E che ha portato nella regione
34.348 colombiani, pari al 2,9% della popolazione straniera e
l'ottava nazionalità con maggiore presenza fra il milione di
stranieri residenti in Catalogna - 1.174.811 i censiti. Spinti
della crisi umanitaria in Venezuela sono state oltre 19.989 i
rifugiati in fuga provenienti dal Paese caraibico, pari all'1,7%
del totale.
L'aumento della clandestinità "non beneficia nessuno" e
danneggia gli stessi 'sin papeles', attizzando al contempo "la
paura allo straniero sfruttata dai partiti di destra per
ottenere consensi", sostiene Amorós. Ed è un dato di fatto che i
flussi in aumento rischiano di far collassare il sistema di
accoglienza. Per quanto riguarda i rifugiati, nel 2018 sono
state 2.240 le persone straniere inserite in Catalogna nel
Programma statale di accoglienza di Rifugiati, il doppio del
2017 (1.116) e dieci volta in più del 2015 (28). Per la loro
accoglienza, la Generalitat ha promosso un programma con 2.698
volontari, dei quali la metà sono stati formati
dall'amministrazione. (ANSAmed).