Accanto alla ministra per le Pari opportunità della Francia che presiede il G7, Marlene Schiappa, per l'Italia il sottosegretario Vincenzo Spadafora. Presente fra le varie personalità, l'attrice britannica Emma Watson, che ha proposto di porre le cybermolestie sullo stesso piano penale delle violenze e di adottare misure concrete per combattere questo nuovo fenomeno a livello mondiale. La Watson fa parte del Consiglio consultivo internazionale sulla parità creato nel 2018 dal Canada e costituito da una trentina di esperti, ricercatori, ONG ed esponenti della società civile. Il Consiglio è presieduto da due premi Nobel della Pace, il congolese Denis Mukwege e l'irachena Nadia Murad. La lotta alle alla cosiddetta cyberviolenza è stato uno dei temi dominanti dei lavori, insieme alla lotta contro le violenze sessiste e sessuali - in particolar modo contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati - la garanzia e il sostegno all'accesso all'istruzione per le donne e la parità di accesso ai vertici dell'imprenditoria. La raccolta legislativa dovrà fare da cornice all'iniziativa del G7 di proporre ad ogni paese membro di adottare nel proprio ordinamento almeno una delle "migliori leggi" selezionate a livello mondiale.
Spadafora, che ha partecipato al Panel sulla violenza online contro le donne, ha illustrato il piano strategico del governo italiano contro la violenza sulle donne, la cabina di regia politica e il comitato tecnico per realizzare una strategia efficace e cooperativa tra livelli di governo e associazioni. Si è soffermato poi sulle "iniziative legislative della maggioranza di governo e del parlamento per migliorare il quadro legislativo, in particolare l'"hate speech" e il disegno di legge denominato "Codice rosso" che comprende l'introduzione del reato di revenge porn. Infine ha sottolineato l'esigenza di "coinvolgere i giovani per un cambio di paradigma culturale nei rapporti donna-uomo" sottolineando che "il raggiungimento delle pari opportunità è interesse degli uomini allo stesso modo come lo è per le donne".(ANSA).