"Ritenevo che non fosse più sicuro restare in mare e temevo per quanto poteva accadere", aggiunge.
Dopo l'episodio della Seawatch3 "ho ottenuto attenzione dalle istituzioni, ma dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto?", ha attaccato. "L'unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti. E' stata una vergogna. Le istituzioni mi hanno attaccata - aggiunge -. Sono stata lasciata sola. I governi hanno eretto muri, come se sulla nave ci fosse la peste". "La ricerca e il salvataggio in mare - ha detto ancora - sono operazioni che rientrano nel diritto internazionale. L'Italia è stata lasciata sola, ma non so come abbia fatto ad approvare una legge che non rispetta il diritto internazionale", ha proseguito Rackete. "Basta con i discorsi d'odio perché hanno un impatto diretto sui cittadini", ha aggiunto Rackete. (ANSAmed).