(ANSAmed) - STRASBURGO, 19 FEB - In Turchia "la mancanza
d'indipendenza della magistratura e la sua tendenza a favorire
interessi politici" oltre "all'inosservanza delle garanzie di
base dell'equo processo e un uso esteso del codice penale ad
atti leciti" sono un "rischio reale per lo stato di diritto", e
per il "rispetto dei diritti umani". Lo afferma il commissario
per i Diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic, nel
rapporto sulla visita condotta in Turchia lo scorso luglio, in
cui ha valutato il sistema giudiziario e la situazione in cui
operano la società civile e gli avvocati.
Secondo Mijatovic la magistratura turca è in una situazione
di crisi e le autorità devono agire con urgenza per restaurarne
e rafforzarne l'indipendenza e garantire il rispetto dei
principi dell'equo processo. Nel documento il commissario
Mijatovic afferma che il sistema giudiziario turco è sempre
stato fonte di preoccupazioni, ma che "la situazione è
enormemente deteriorata negli ultimi anni". Questo è dovuto a
diversi elementi, tra cui "le misure prese dalle autorità dopo
il tentato colpo di stato" del 2016, che hanno avuto
"conseguenze devastanti sull'indipendenza e l'imparzialità della
magistratura".
Secondo il commissario, "l'erosione dell'indipendenza della
magistratura negli ultimi anni ha favorito un clima di paura tra
i giudici, che ha fatto esplodere il conformismo ed esacerbato
la tendenza già presente a punire le persone percepite come
oppositori del governo" scrive il commissario.(ANSAmed).