Questo passaggio è un seguito all'espressione di interesse da parte delle rispettive autorità. ''I firmatari della Convenzione riconoscono, tra l'altro, che è responsabilità dello Stato combattere efficacemente la violenza contro le donne e che è necessario prevenirla, proteggere le vittime e perseguire gli autori'', si legge in un comunicato stampa del Consiglio d'Europa a Tunisi. Secondo il Consiglio d'Europa, la lotta alla violenza contro le donne è una delle priorità del partenariato di vicinato del Consiglio d'Europa con la Tunisia per il periodo 2018-2021 ed è anche uno degli obiettivi del programma Sud, finanziato congiuntamente dall'Unione europea e dal Consiglio d'Europa e attuato da quest'ultimo. Negli ultimi anni, la Tunisia ha attuato importanti riforme in questo settore, in particolare con l'adozione della legge organica 2017-58 sull'eliminazione della violenza contro le donne, recita ancora il comunicato.
''La lotta alla violenza contro le donne assume forme diverse e coinvolge molti attori. Il Consiglio d'Europa, attraverso la Convenzione di Istanbul, sta quindi promuovendo un approccio multidisciplinare al fine di sviluppare le capacità di tutte le parti interessate'', si legge nella nota. Il Consiglio d'Europa ricorda anche che si è al lavoro per sviluppare le capacità dei principali partner tunisini nel campo della prevenzione e della lotta alla violenza contro le donne attraverso il Programma di formazione ai diritti umani per i professionisti legali (Help).
L'obiettivo qui è quello di garantire che queste parti interessate assumano la proprietà di un approccio multidisciplinare incentrato sulla vittima al fine di garantire la sua protezione.
In conformità con la decisione del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa del 10 aprile 2013 (1168ma riunione), la validità di un invito ad aderire a una convenzione è limitata a un periodo di cinque anni dalla data dell'invito. (ANSAmed).
Y7Y-PEN/