(ANSAmed) - STRASBURGO, 5 AGO - "Il numero di denunce di
maltrattamenti inflitti dalle forze dell'ordine alle persone
arrestate, comprese donne e minori, resta a livelli allarmanti",
ed è necessario che "il Presidente della Repubblica indichi con
un messaggio chiaro e fermo che tali comportamenti non saranno
più tollerati". Lo afferma il comitato anti tortura (Cpt) del
Consiglio d'Europa nel rapporto sulla visita condotta nel 2019,
in cui sottolinea comunque che la gravità dei maltrattamenti è
diminuita rispetto alla precedente visita condotta nel 2017.
Il Cpt evidenzia che le denunce raccolte nel 2019,
suffragate da prove mediche, riguardano casi di calci, pugni,
manganellate inflitti dopo che la persona arrestata è stata
ammanettata o comunque è sotto controllo. L'organo di
Strasburgo indica inoltre di aver ricevuto, come già accadde nel
2017, numerose denunce per l'eccessivo uso della forza e
maltrattamenti ad opera delle squadre d'intervento motorizzate
di Istanbul, chiamate 'Yunus'. Il Cpt chiede quindi alle
autorità di "esercitare un maggiore controllo su queste unità".
(ANSAmed).