ATENE - E' iniziata questa mattina sull'isola greca di Lesbo una imponente operazione di polizia per trasferire in una nuova struttura a Kara Tepe oltre 12mila rifugiati e migranti che sono rimasti sfollati a causa del grande incendio che ha distrutto il campo di Moria. L'area di Kara Tepe, sito di una base militare e di un poligono di tiro, è già stata etichettata come "tendopoli" dai media locali, poiché il campo è costituito esclusivamente da tende che sono state montate frettolosamente con l'aiuto dell'esercito e dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). L'operazione per trasferire i migranti è iniziata con l'arrivo di 70 agenti donne che sono arrivate a Lesbo in aereo da Atene mercoledì e incaricate di evacuare prima donne e bambini. La polizia greca ha affermato in un comunicato che si tratta di un'operazione "per proteggere la salute pubblica con un chiaro elemento umanitario", pubblicando anche un video dell'inizio dell'operazione. "Moria è una cosa del passato; passiamo alla creazione di un moderno centro di accoglienza e identificazione in un'altra area", ha detto a proposito dell'operazione il primo ministro Kyriakos Mitsotakis. Nella tarda notte di ieri, erano già state installate oltre 1.000 tende nel sito, che rimane ancora senza elettricità e fognature. Tuttavia, mercoledì sono arrivati 300 bagni chimici. La principale preoccupazione in questo momento è l'aumento dei casi positivi di Covid-19, che ieri hanno raggiunto 31 contagi su un totale di circa 1.000 rifugiati sottoposti a test. Tutti i trasferiti nel nuovo sito saranno testati per Covid-19 prima di entrare nella struttura.
Coloro che risulteranno positivi saranno alloggiati in un'area separata del sito.