Loujain non ha potuto partecipare alla cerimonia perché nonostante non sia più in prigione è stata condannata al silenzio, ha spiegato la sorella, che ha parlato in sua vece.
"Loujain è stata rapita, torturata e condannata per terrorismo, e per aver difeso i diritti delle donne. Il regime sta cercando da anni di cancellare la sua immagine", ed è per questo che il riconoscimento internazionale di quanto ha fatto e sofferto sono importanti, ha spiegato. Le altre finaliste erano Julienne Lusenge, che ha raccolto testimonianze sui bambini soldato e la schiavitù sessuale in Congo, e fatto condannare molti responsabili delle atrocità, e un gruppo di suore buddiste che combattono per i diritti delle donne in Nepal.(ANSAmed).