Per la Russia e la Cina si tratta del terzo veto su risoluzioni dell'Onu per aumentare la pressione su Assad. La risoluzione dei paesi occidentali minacciava sanzioni nei confronti di Damasco. I primi due veti di Russia e Cina sulle risoluzioni Onu risalgono all'ottobre 2011 e al febbraio 2012.
Per l'ambasciatore russo Vitaly Churkin, il testo apriva la porta ad un intervento militare ed era unilaterale, minacciando sanzioni soltanto nei confronti del governo di Damasco, e non verso l'opposizione. L'ambasciatore cinese Li Baodong, da parte sua, ha definito il contenuto del documento "sbilanciato". Un testo che secondo il delegato di Pechino avrebbe potuto aggravare ulteriormente la situazione nel Paese. Questo perché la pressione su una sola delle parti non avrebbe portato alla risoluzione della crisi.
Ma per l'ambasciatore francese, Gerard Araud, ''questo veto non ci fermerà". Secondo il delegato di Parigi, i due membri permanenti dell'organo Onu in questo modo hanno negato all'inviato speciale Kofi Annan gli strumenti da lui stesso richiesti per la pace siriana. (ANSAmed).