Lo scopo "e' lottare contro la cattiva reputazione dell'accoglienza a Parigi e nella regione parigina. Bisogna fare in modo che le professioni (legate al turismo, ristorazione, alberghi, ndr) siano meglio preparate per rispondere in modo piu' efficace ai desideri della clientela straniera", spiega Jean-Pierre Blat, direttore generale del Comitato regionale del turismo.
Blat precisa che "non si accoglie nello stesso modo un giapponese o un italiano, ci sono dei codici culturali da rispettare, bisogna adattarsi". Per lui, tuttavia, nonostante il caratteraccio dei parigini, bisogna sempre tenere a mente che "il 50% dei turisti ritornano e il tasso di soddisfazione dei turisti in questa regione e' del 97%". Da oggi, diverse squadre specializzate andranno in giro per Parigi e nella sua regione per distribuire a commercianti e operatori turistici informazioni sulle diverse nazionalita' presenti in Ile-de-France: natura degli acquisti, durata del soggiorno, codici di comportamento di ogni nazionalita'. Nella guida, i commercianti troveranno in diverse lingue, tra cui l'italiano, la traduzione di espressioni base come "buongiorno", "benvenuto", "grazie", "arrivederci". Su internet e' inoltre disponibile il sito 'Doyouspeaktouriste.fr'.(ANSAmed).