(ANSAmed) - RABAT, 21 OTT - Una tacca: negativo. Due tacche:
positivo. Non è un test per la gravidanza. Quello messo a punto
da due amici, ex studenti di una scuola di commercio francese è
un test halal, un kit cioè che consente di capire se una
pietanza è conforme ai dettami islamici.
Abderrahmane Chaoui, 25 anni, algerino e Vital Julien, 27 anni,
francese, hanno studiato il sistema più semplice per scoprire in
dieci minuti se il piatto che abbiamo davanti contiene tracce di
alcool o di carne di maiale.
Un bastoncino, del tutto simile a quello usato per i test di
gravidanza, è la cartina di tornasole per i musulmani più
rigorosi. Il bastoncino deve essere immerso in un piccolo
tubetto con un campione di cibo e un po' di acqua tiepida. Una
prima tacca compare subito, nel giro di pochi minuti. Se ne
compare anche una seconda, non ci sono più dubbi: quel piatto
non è halal.
Confezionato in scatole simili a quelle di un medicinale, il kit
è distribuito via internet dalla società Capital Biotech per
"scoprire i prodotti vietati dall'Islam". Bastano 6,90 euro per
levarsi ogni dubbio. Anche se, Abderrahmane Chaoui, uno degli
ideatori del test ha precisato che rimane comunque un margine
d'incertezza, perché "non ci sono sistemi per sapere con
sicurezza come sia morto l'animale di cui mangiamo la carne".
Per essere halal, la bistecca, lo spiedino o l'arrosto devono
provenire da animali sgozzati e uccisi per dissanguamento. Ad
ogni modo il test che sta per essere lanciato sul mercato
europeo è già un passo avanti per togliere ansia ai consumatori
musulmani. Il sistema sviluppato nei laboratori Biotem si basa
sul principio dell'immunocromatografia e quindi sull'unione
specifica di certi antigeni e dei loro anticorpi. Un test già
molto usato in medicina. Per Abderrahmane Chaoui, se ne dovrà
fare comunque "un uso occasionale, giusto per tranquillizzare i
consumatori su una marca che magari comprano più spesso di
altre, oppure durante i viaggi, quando ci si trova davanti
piatti che non sono sempre ben spiegati nelle etichette".
Ispirato da recenti scandali che dalla Francia si sono poi
estesi in Europa, come quello delle salsicce Herta, certificate
a prova di musulmano sulla confezione e che poi si è scoperto
erano farcite con carne di maiale, il kit è destinato ad avere
successo, visto il mercato in espansione di questo tipo di
alimenti, stimato da Ecofin in 5,5 miliardi di euro per la sola
fetta francese.
Per il futuro, i due ricercatori lavorano già al prossimo test.
Spostando l'ostacolo sempre più in alto, i due vogliono arrivare
al kit che servirà a capire se la carne è macellata secondo il
criterio halal. "Ci baseremo sui test per l'ossigenazione del
sangue", anticipano. (ANSAmed)